Medicina

Censis Salute, gli italiani pagano per saltare le liste d’attesa

Censis Salute, gli italiani pagano per saltare le liste d'attesa
Secondo il Censis gli italiani non sarebbero particolarmente tranquilli riguardo alla propria salute. Un dato che nasconde un altro: lo scorso anno nel nostro Paese siamo arrivati a spendere un miliardo di euro in più rispetto a ciò che la spesa pubblica garantisce. Una statistica che spiega come gli italiani siano preoccupati per la copertura finanziaria futura. La ricerca è stata condotta da Censis-Rbm Salute ed è stata presentata a Roma, al Welfare Day.

Insomma l’assistenza sanitaria nazionale, che in Italia spesso porta a liste di attesa sempre più lunghe, spinge a scegliere visite mediche private, anche se a pagamento. Insomma crisi o no, agli italiani di risparmiare sulla salute proprio non va.”Pagare diventa per tutti, anche per le persone con redditi bassi, la condizione per accedere alla prestazione in tempi realistici”. Certo dover aspettare un anno per una tac o una risonanza magnetica diventa paradossale, considerato che se ci si sottopone a un simile esame si teme che qualcosa non vada bene, e attendere dodici mesi potrebbe compromettere qualunque tipo di cura, facendo scoprire magari il male quando è troppo tardi. Va tenuto anche presente che non tutti sono in grado di sostenere i costi di spese mediche private, che in molti casi sono davvero importanti.

Secondo l’analisi Censis-Rbm salute, il 63,4% si dichiara insicuro rispetto alla copertura sanitaria futura (il 77,1% al Sud, il 74,3% delle famiglie monogenitoriali, il 67% delle coppie con figli). Il 54% degli italiani indica come priorità del welfare la riduzione delle liste di attesa (il 62,6% dei 29-44enni, il 59,1% dei residenti al Sud). I dati sono contenuti nella ricerca Censis-Rbm Salute «Oltre l’attuale welfare integrativo: rinnovare la previdenza complementare e la sanità integrativa», presentata a Roma al Welfare Day. Un po’ di prezzi: una colonscopia senza biopsia nel pubblico costa mediamente 56 euro di ticket e richiede 3 mesi di attesa (fino a un massimo di 6 mesi nel Centro Italia), oppure costa 224 euro nel privato con una settimana di attesa.

Insomma il costo a carico del cittadino è di 28 euro per ogni giornata in meno di attesa. Una risonanza magnetica al ginocchio nel pubblico richiede un ticket di 63 euro e 74 giorni di attesa, 142 euro di costo nel privato con soli 5 giorni di attesa. Si spiega così il miliardo di euro in più speso dagli italiani, per un totale di 33 miliardi nel 2014 (+2% rispetto all’anno precedente).