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Virus dell’herpes efficace contro il melanoma

Virus dell'herpes efficace contro il melanoma

“Sembra che in molti pazienti il T-Vec porti ad una remissione a lungo termine del tumore e, in alcuni casi, alla cura”. Lo sostiene Robert Coffin autore di uno studio che potrebbe essere rivoluzionario per la cura dei tumori. Tutto merito di un virus modificato che sarebbe in grado di combattere i melanomi. La scoperta è stata fatta dall’Università di Louisvillle, negli Usa.

Se le indicazioni dello studio dovessero trovare riscontro, si potrebbe usare un virus dell’herpes in funzione anticancro.

Lo studio è stato pubblicato nell’ultimo numero del Journal of Clinical Oncology. Uno studio all’avanguardia di cui si è parlato anche al 51esimo congresso della Società americana di oncologia clinica (Asco) che si è tenuto a Chicago.

Lo studio è stato condotto su 436 pazienti con melanoma avanzato in 64 centri nel mondo. Ai soggetti in questione è stata iniettata una variante geneticamente modificata del virus dell’herpes, definita T-Vec. Ebbene il 16% di questi pazienti ha registrato una significativa riduzione della dimensione della massa tumorale entro il primo anno. Non solo: il miglioramento è rimasto efficace per altri 6 mesi. Allo stesso tempo, solo il 2% dei pazienti non sottoposti a tale trattamento ha registrato un miglioramento equivalente.

Non è la prima volta che virus modificati geneticamente, come quelli del morbillo e della polio, vengono usati per combattere diverse forme di tumore come, ad esempio, il cancro al cervello e al seno. In questo caso T-Vec agisce dopo che è stato rimosso dal virus il gene che causa l’herpes ed inserendovi un gene differente che agisce stimolando il sistema immunitario. La logica alla base del procedimento è che il virus entra nelle cellule tumorali e le distrugge, stimolando al tempo stesso l’organismo a combattere il cancro.

Secondo rainews.it la grande industria che produce farmaci oncologici fattura 100 miliardi l’anno. In Gran Bretagna già non rimborsano le cure innovative ai malati oncologici che superino i 75 anni. Decisione in contraddizione con il fatto che il 60% dei tumori attacca proprio gli anziani. Lo sostiene Silvio Monfardini, direttore del don Gnocchi di Milano che dall’Asco americano ha ricevuto il prestigioso Kennedy Award, per i suoi studi sui tumori della terza età.

Tornando ala tecnica del virus modificato per combattere il cancro, si tratta di un terreno battuto per la prima volta da Amgen, con un farmaco sperimentale (T-Vec) contro il melanoma, a base del virus dell’Herpes ingenerizzato. L’azienda biotech ha presentato i primi dati all’Asco e l’Agenzia dei famaci Usa si è pronunciata a favore del via libera alla commercializzazione. La decisione ufficiale della Fda è attesa per l’autunno. Oltre all’Herpes, si utilizzano diversi altri virus, come quello del raffreddore, adenovirus, della polio e del vaiolo del bestiame.