Cambia la tua vita con il cibo: i consigli della dott.ssa Mary Giufrè
La dott.ssa Mary Giufrè nasce come Educatore Professionale, lavora nell’ambito del disagio sociale e dei problemi di apprendimento scolastico per anni quando si ammala di una forma allergica invalidante, affetta dalla nascita di una cefalea incurabile, inizia un percorso di studio individuale stanca degli insuccessi avuti con la medicina allopatica.
Scopre da sola le cause dei suoi problemi di salute e li risolve tutti, anche quelli passati e torna all’università dopo aver studiato per 5 anni alla facoltà di Scienze della Formazione Roma Tre, per frequentare il Master in Nutrizione Clinica, nello stesso anno apre la prima Associazione Sportiva Dilettantistica di cui è Presidente, A.S.D. IDEA BEN (Associazione Internazionale di Educazione al Benessere) affiliata allo CSEN (CONI) a trattare di Cucina Naturale e di Nutrizione Clinica cioè l’alimentazione in relazione alle patologie e dunque al benessere, con sede a Roma, dove tutt’ora risiede.
Lavora come Consulente Nutrizionale presso i suoi studi operativi in Roma e a Piglio in provincia di Frosinone, ma effettua consulenze in tutto il mondo via Skype. Nel 2012 deposita all’ufficio marchi e brevetti di Roma il suo metodo E.P.O. (Educazione Professionale Olistica) attraverso il quale sviluppa un percorso di consapevolezza da trasmettere al suo interlocutore, portando l’educazione Al Benessere (questa la Neodisciplina da lei coniata) ovunque venga richiesto attraverso corsi e conferenze organizzate da enti privati e/o pubblici, tra questi ricordiamo il suo corso di Educazione al Benessere La consapevolezza Alimentare tenutosi tra il 2013 e il 2014 presso la Questura Centrale di Roma dove ha formato 800 amministrativi. Autrice di diversi articoli sul Benessere e sulla sua straordinaria storia di “Autoguarigione” , tiene corsi di Cucina Armonica Naturale (che lei stessa inventa nel 2011) presso la sua sede di Roma ma anche su richiesta in altre zone d’Italia. A settembre inizierà il tour Italiano con il suo amico Dr. Alessandro Prota medico veterinario naturopata, con cui insegneranno come mangiare sano per animali e padroni. Prima tappa del tour: PIU’ SALUTE PER TUTTI TOUR ITALIA è prevista per settembre 2015.
I suoi pazienti: quali sono le loro necessità più frequenti?
Si rivolgono a me persone con svariati problemi, da problemi dermatologici tipo psoriasi e dermatiti varie, a problemi metabolici come diabete e ipertensione, a problemi ben più gravi come il cancro. Le esigenze di tutti sono quelle di avere delle linee guida sulla loro alimentazione quotidiana. Questo perché arrivano da soli informandosi con i propri mezzi di comunicazione alla conclusione che il cibo quotidiano sia in qualche modo coinvolto nelle loro problematiche, ma non sanno in quale misura e soprattutto come porre rimedio per non peggiorare la situazione. Il mio lavoro consiste nell’educare il mio interlocutore ad un ascolto consapevole del proprio organismo e a come “leggere” i sintomi che si manifestano nel quotidiano. Questo perché credo sia fondamentale non creare una dipendenza dagli specialisti, ma re-imparare ad ascoltarsi.
In un regime dietetico per perdere peso vanno eliminati pane e pasta?
In questi ultimi anni di alimenti azione moderna, le farine raffinate hanno recato più danni che benefici alla salute dell’uomo, credo che pane e pasta non solo siano dannosi per la loro povertà di nutrienti e scarsezza qualitativa, ma provocano con il tempo gravi conseguenze a livello gastro-enterico, quello che ho scoperto con la mia professione è che il glutine in essi contenuto, aumentato drasticamente negli ultimi anni, provoca stati di ansia, intossicazioni e implicazioni psico-comportamentali. Queste mie deduzioni vengono man mano confermate da studi internazionali che sono stati effettuati mettendo in relazione l’assunzione di frumento e quindi glutine, con anomalie come l’Autismo nei bambini. Oggi l’aumento esponenziale dell’incidenza degli intolleranti al glutine ha messo in atto un meccanismo di ricerca tra gli addetti ai lavori, che induce ad una attenta analisi del fenomeno purtroppo destinato a crescere, proprio come quello dello sviluppo del cancro. La mia personale attenzione si è rivolta in principio al mio caso personale, proprio dopo aver scoperto la mia grave intolleranza a questa proteina del grano il glutine appunto. Scoprii che inficiava addirittura sulla mia grafia, ovvero il cervello subisce una specie di intossicazione dopo l’assunzione del glutine tale da non riuscire più a scrivere in maniera limpida e lineare. Spesso da educatrice di minori con problemi di dislessia o di apprendimento in genere, eliminando il glutine e quindi tutti i derivati del frumento e dei cereali che lo contengono, i bambini hanno avuto risultati immediati sulla scrittura e sul livello di apprendimento. Chiaramente questo prevede una rieducazione alimentare stilando con i genitori le linee guida per la corretta alimentazione di tutta la famiglia. Concluderei dicendo di non sottovalutare l’ipersensibilità al glutine, che differisce dall’allergia (Celiachia) al glutine. Direi anche che se dopo aver indagato sulla Celiachia siete risultati negativi, ma i sintomi dopo l’assunzione di frumento persistono, abbandonate subito gli alimenti “tutti” che possono contenere glutine, poiché di fronte ad un problema per risolverlo bisogna eliminare la CAUSA.
Dieta vegetariana e vegana: maggiori i pro o i contro?
Lo chiedi ad una vegana per scelta e per necessità, quindi la mia risposta non può che essere sicuramente maggiori i PRO: partirei dal fatto che l’uomo è un mammifero frugivoro, ovvero la natura del nostro apparato gastro-enterico nonché digestivo, è molto simile a quello dei primati. Questo determina un predisposizione naturale alla digestione di alimenti vegetali, lo si evince dalle seguenti caratteristiche : struttura fisica non offensiva, mani prensili e unghie piatte, intestino lungo 12 volte la lunghezza del tronco, mandibole deboli e non pronunciate capaci di movimenti verticali e orizzontali, secrezione salivare provvista di ptialina, dentatura sviluppata sopratutto negli incisivi per addentare frutti , molari piatti e robusti per macinare semi, stomaco debole e poco acido, mancanza dell’enzima uricasi, campo visivo ampio, stereoscopico e visione dei colori per individuare meglio i frutti alla corretta maturazione, ghiandole sudorifere diffuse in tutto il corpo, liquidi organici basici. Faccio un distinguo breve con un carnivoro: struttura fisica predatoria (artigli, canini sviluppati), mascelle con movimento solo verticale per ghermire e bloccare la preda, intestino breve (solo 3 volte la lunghezza del proprio tronco) per evitare una sosta prolungata della carne ingerita facilmente putrescibile, secrezione gastrica fortemente acida (10 volte più abbondante rispetto ad un animale erbivoro) per digerire le abbondanti proteine, presenza dell’uricasi (enzima che neutralizza l’eccesso di acido urico), mancanza di pori sulla pelle (per evitare fenomeni di cristallizzazione dei sali dell’acido urico e conseguenti artriti), mancanza della ptialina nella saliva (inutile se non si devono digerire amidi), liquidi organici a pH acido, attitudine allo scatto e alla potenza ma scarsa resistenza. Questi sono dati non opinabili dai più scaltri opinionisti, è arrivato il momento di dire basta agli stereotipi e alle voci di corridoio, bisogna guardare in faccia il proprio essere, la propria natura, mangiare animali non fa per l’uomo e basta con le ideologie, io mi considero una persona pragmatica, parlo di fatti e non di filosofie varie o peggio ancora ideologie, come si ama definire oggi chi mangia vegetali. Si è considerati “diversi” perché ci siamo accorti che stavamo sbagliando tutto, a me personalmente la carne non è mai piaciuta, ma quando ero anemica per via dell’intolleranza al glutine che creava un malassorbimento me la facevano mangiare a forza, risultato? Stavo peggio di prima, questo perché è stupido pensare che se il mio sangue ha delle carenze io debba mangiare la parte di un animale per integrare delle sostanze… un po’ come dire ti manca il ferro? Vai in ferramenta e mangiati 3 bulloni, è ora di darci un taglio o ci svegliamo o non usciremo mai da questa morsa di malattia generale che stringe l’essere umano in occidente, in quei paesi dove l’industria alimentare ha fatto di tutto per sotterrare istinti e attitudini all’auto-gestione della produzione e scelta del cibo da ingerire. Farò tutto quello che è in mio potere per seminare le coscienze di chi mi segue con ragionamenti semplici e comprensibili come la lingua che parliamo, chi vuole raccoglierà presto i benefici del cambiamento. Io non metto piede in un supermercato da anni in quanto non esiste una sola cosa che darei da mangiare ad un essere umano, nemmeno ad un senza tetto perché starebbe male anche lui. Piuttosto esorto tutti a tornare al contatto con la terra e la natura, prendete appezzamenti di terra da coltivare in modo naturale per goderne dei frutti che sono la nostra fonte di vita. Acquistate da coltivatori diretti e locali perché producano sempre di più e cucinate a casa il vostro cibo, mi rivolgo alle donne che sempre più spesso comprano cibo inscatolato e morto da mettere a tavola. I bambini crescono malaticci e senza forza. Sei quello che mangi, ce lo dicono da sempre, e allora noi cosa dovremmo essere assassini? Sanguinari? Io non voglio più cibarmi di morte e sofferenza altrui, non serve, ma soprattutto non è nella mia natura, io non ucciderei nemmeno una mosca e non sono così codarda da delegare l’uccisione di un animale per poi mangiarla pensando di avere le mani pulite, perché chi mette nel piatto un animale lo ha anche ucciso.
Crede nei rimedi naturali? Se sì, quali sono secondo lei i 3 migliori?
Certo che credo nei rimedi naturali, quelli che prediligo sono il succo di limone organico ma in generale il succo estratto a freddo di frutta e verdura organica, il bicarbonato di sodio, la Zeolite per eliminare i metalli pesanti dal sangue e risolvere altri problemi intestinali come nel caso della Bentonite.
La frutta a fine pasto si può mangiare?
Io consiglio a tutti di non consumare la frutta dopo il pasto, in quanto la frutta è un alimento che non necessita di una particolare digestione per la presenza di zuccheri semplici e non complessi (tranne nel caso delle banane acerbe) per cui l’ideale è che nel transito nello stomaco non trovi rallentamenti, altrimenti inizia a fermentare e a bloccare anche la digestione di quanto ingerito prima. Inoltre consiglio di mangiarla sia intera che estratta mediante estrazione a freddo e organica (priva di pesticidi e sostanze nocive) meglio durante le prime ore della giornata per chi ha problemi con la glicemia.
Da cosa dipende il metabolismo basale? Come facciamo ad aumentarlo?
Per risponderti partirei dal concetto di metabolismo, in modo che sia più comprensibile il discorso per chi ci legge: Il metabolismo è quel processo che avviene nell’organismo che trasforma quello che mangiamo in energia, quest’ultima viene poi utilizzata per far funzionare correttamente le cellule del nostro corpo mantenendoci in vita. Il metabolismo avviene nell’organismo con tre processi essenziali: il catabolismo, l’anabolismo e il metabolismo energetico. Il catabolismo avviene scomponendo in forme facilmente assimilabili il cibo: in pratica il catabolismo trasforma il cibo che introduciamo in tutte quelle sostanze essenziali, come minerali, vitamine, proteine e carboidrati, di cui necessitiamo. Durante l’anabolismo, invece, si immagazzina l’energia del corpo e ci si assicura che ce ne sia abbastanza, sia per permetterci di sopportare gli sforzi che per consentire alle cellule un corretto sviluppo conservando e ottimizzando l’energia che ci servirà in futuro. La somma del lavoro di sintesi (anabolico), più il lavoro di demolizione (catabolico), produce il metabolismo energetico, ossia l’insieme delle trasformazioni biochimiche che affronta l’energia in un organismo. Il metabolismo basale è la minima quantità di energia che serve all’organismo per sopravvivere e rappresenta 45-75% del metabolismo totale; nonostante il metabolismo basale sia determinato dalle attività vitali degli organi, cambia da persona a persona, e ci sono diversi fattori che lo influenzano, come gli ormoni tiroidei, il testosterone, l’ormone della crescita, oltre all’età, al sesso dell’individuo e alla corporatura ecc. Personalmente non prendo in considerazione questi dati “tecnici” in quanto non essendo formata in biologia o dietologia, non mi preoccupo di quanto consuma il mio interlocutore, ma di quello che ingerisce in termini di cibo sano o non sano, ideale o non ideale, se si muove o se non si muove ecc… detto questo la tiroide è molto implicata nel discorso del metabolismo basale, per cui mi preoccuperei più di risolvere il problema alla base che di mettermi a fare i calcoli matematici. Per rispondere alla tua domanda come facciamo ad aumentarlo? Sicuramente con alimenti crudi e vivi, più ricchi di energia viva e facilmente assimilabile, non consumando sostanze che necessitano di cotture lente e soprattutto escludendo tutto ciò che può alterare la nostra tiroide come il cibo pieno di ormoni della crescita come latte e derivati, carne e tutti i derivati animali.
Tutti vogliono sapere come dimagrire e come perdere peso velocemente: che consigli darebbe?
Io non consiglio mai di perdere peso velocemente, e di non credere a sostanze che fanno perdere peso velocemente o fare diete iperproteiche che fanno perdere peso velocemente, il segreto è alimentarsi in modo corretto e non lasciare che il vostro corpo ingrassi. Quando mi trovo di fronte ad una persona obesa penso quanto poco si sia amata per aver permesso che il suo corpo prendesse quelle sembianze di una palla con una testa e gli arti, non lo dico per prendere in giro o insultare chi ha questo problema, vorrei che ci rendessimo conto che il corpo non è un bidone della spazzatura, dobbiamo imparare a rispettarlo, è da considerare un tempio sacro e sacro deve essere il cibo che lo nutrirà. Il primo problema da affrontare secondo me è il tema dell’amore per sé stessi, dobbiamo capire che parte tutto da lì. Il fumo, l’alcol, il cibo, sono tutte dipendenze moderne a cui l’uomo si aggrappa per appagare le mancanze. Cresciamo in famiglie problematiche e non nutriamo i nostri corpi con il cibo giusto, la società è lo specchio dei nostri timori e delle nostre angosce cosa pensiamo di risolvere mettendo la testa sotto la sabbia? Per ritrovare la pace in tutto il mondo dobbiamo portare la pace nel nostro mondo, il nostro piccolo mondo meraviglioso è in primis il corpo che ci ospita. Il nostro corpo è un micro cosmo nel macro cosmo che è la terra di cui siamo un pezzetto. Il segreto è amarsi, dal profondo e incondizionatamente, se mi amo non farei mai del male al mio corpo né con le droghe, né con il cibo.
Qual è la sua ricetta per stare bene?
Devo ripetermi, l’amore è la chiave di tutto, è inutile che ti dica di mangiare bene, bere acqua di buona qualità e praticare sport se poi non c’è amore nella tua vita. Il cibo può essere anche una fonte di piacere, ma una volta che abbiamo rieducato il gusto e abbandonato i “vizi” che l’industria alimentare ci ha proposto. Si tratta di stravolgere tutte le abitudini errate, bisogna ripartire da zero ma ottenendo il massimo dei risultati. Unitevi in gruppi per fare delle camminate nel parco anche con i vostri figli, portateli fuori e spegnete i computer e le televisioni, fate gruppi di acquisto dai contadini locali, fate gite fuori porta per individuare produttori e fate scorte di prodotti genuini. La ricetta per star bene non sta in una dieta scritta, ma nello scrivere di pugno tuo la tua storia, non farla scrivere a nessun altro.
Detto questo se vuoi dei piccoli consigli per iniziare a volersi bene posso anche darteli, ma ricorda che è solo l’inizio:
1) Elimina tutto ciò che è confezionato, raffinato, conservato
2) Acquista cibo crudo e fresco e integrale
3) Cucina e prepara i tuoi pasti per la tua famiglia in casa tua
4) Quando esci o sul lavoro portati il pasto preparato da te
5) Bevi acqua di buona qualità
6) Fai almeno un giorno di digiuno una volta a settimana con acqua e limone
7) Alimentati con cibo organico e varia a seconda della stagionalità
8) Fai almeno una camminata veloce al giorno o esercizio fisico in casa tua
9) Prenditi il tempo per coltivare le tue passioni (arte, sport ecc.)
10) Lascia andare le emozioni negative e integra emozioni positive
11) Impara a meditare almeno una volta al giorno
12) Scegli amici e persone positive con cui condividere il tuo tempo