Medicina

Ebolavirus, vertice a Sassari mentre l’infermiere peggiora

Ebolavirus, vertice a Sassari mentre l'infermiere peggioraA Sassari scatta un vertice per parlare dell’emergenza Ebola. Incontro previsto in Prefettura mentre 13 persone sono in isolamento. Previsto anche l’intervento dell’assessore regionale alla Sanità. Non si vuole correre nessun rischio dopo il caso del cooperante sassarese che ha contratto il virus e per il quale è stata disposta la sorveglianza a casa. Le notizie per lui non sono confortanti. Il bollettino del cooperante, secondo caso in Italia, dice che l’infermiere di Emergency contagiato con il virus in Sierra Leone «è febbrile, lucido e collaborante. Da questa notte è comparsa un sintomatologia gastrointestinale importante». Intanto «ha iniziato nutrizione parenterale e continua la terapia reidratante per via orale ed endovenosa. Dopo il primo trattamento antivirale specifico iniziato già ieri, questa notte è stato iniziato un secondo farmaco sperimentale non registrato. Il farmaco, che era già stato autorizzato con ordinanza Aifa del 12 maggio, su indicazione del ministro della Salute, è arrivato ieri dall’estero».

L’uomo è in cura con un nuovo farmaco, una cura autorizzata dall’Aifa e non ancora registrata ma sotto la precisa indicazione del Ministero della Salute.

La possibilità che l’infermiere abbia contagiato qualcuno in Italia è ‘trascurabile’, ha precisato il direttore scientifico dell’istituto Giuseppe Ippolito. Intanto l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru ha spiegato che l struttura clinica interaziendale che ha gestito l’emergenza legata all’infezione da virus Ebola contratta in Sierra Leone dall’infermiere sassarese di 37 anni ha disposto un periodo di quarantena per altre tre persone.

“L’infermiere che ha contratto il virus è un professionista, conosce bene i protocolli e dal suo ritorno in poi ha seguito tutte le prassi previste a livello internazionale per chi è stato nei Paesi colpiti dal virus – ha spiegato Arru – perciò si è messo subito in quarantena e ha evitato qualsiasi tipo di rapporto”.

L’uomo era atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare il C-130 dell’Aeronautica militare. Poi il trasferimento prima da Sassari all’aeroporto di Alghero in ambulanza, poi in aereo da Alghero a Pratica di Mare ed quindi in ambulanza dallo scalo allo Spallanzani di Roma. Per il trasferimento sono state utilizzate particolari barelle che consentono il trasporto in condizioni di biocontenimento assoluto.

L’infermiere è stato in servizio nei mesi nelle zone ad alta concentrazione dell’epidemia per conto di Emergency in Sierra Leone. Poi ha iniziato ad avvertire malessere influenzale domenica mattina, e subito grazie alla segnalazione di alcuni colleghi sono state attivate tutte le procedure di presa in carico del paziente in Italia.

L’infermiere, che aveva lavorato nel Centro di cura dei malati di Ebola di Emergency in Sierra Leone, “effettuava regolarmente l’automonitoraggio delle proprie condizioni e questo ha permesso di intervenire tempestivamente per evitare un possibile contagio” ha spiegato Emergency.