Ha commosso tutti il servizio delle Iene su Maurizia Paradiso, conduttrice e attrice di film per adulti malata di leucemia. Maurizia Paradiso, all’anagrafe Maurizio, è ricoverata nell’ospedale di Monza per una aggressiva forma di leucemia. Per questo, si sta sottoponendo a pesanti cicli di chemioterapia ed è costretta a vivere isolata in una stanza di ospedale dove può ricevere pochissime visite, da parte di amici o parenti che possono entrare uno alla volta e con mascherine. Il perchè è presto detto: le cure cui si sta sottoponendo, che stanno dando buon esito, le abbassano drasticamente le difese immunitarie e dunque per lei anche uno starnuto può essere fatale. Maurizia Paradiso ha mostrato tutta la sua angoscia di donna che all’improvviso scopre tutte le sue fragilità e che la malattia ha messo davanti alla sua solitudine.

Pochissimi gli amici e i parenti che le sono stati accanto in questo periodo, tra questi ha nominato Vladimir Luxuria. Maurizia Paradiso ha raccontato di non riuscire a dormire per paura di non risvegliarsi, e di aver trovato una famiglia all’interno dell’ospedale. Ha anche risposto alle illazioni di quanti sostenevano che la sua malattia fosse tutta una recita per attirare l’attenzione, e lo ha fatto mostrando i port che le sono stati inseriti sul petto per effettuare i cicli di chemio e soprattutto togliendosi la parrucca, evidenziando l’assenza di capelli dovuta alle pesanti cure cui si è sottoposta. Capelli che ha deciso di rasare subito non appena ha iniziato a trovarli nel pettine. Li ha raccolti, salutati e buttati nello scarico dandogli un “arrivederci”, sottolineando come per un trans i capelli siano estremamente importanti. Un video che ha commosso tutti che ha mostrato la forte personalità della Paradiso, l’ironia ma anche la fragilità, insieme alla sua estrema intelligenza. L’intervista è un susseguirsi, di battute ironiche, divertenti, riflessioni, momenti di commozione, balletti e siparietti. Con l’augurio che il prossimo servizio delle Iene sia per celebrare la sua guarigione.