Scienza

L’olfatto dei moscerini riconosce esplosivi e droga


Lo studio arriva dall’Inghilterra e ha tutta l’aria di un nuovo punto di partenza per le armi anti-terroristiche. Un recente studio condotto dal ricercatore informatico, il dottor Thomas Nowotny dell’università britannica di Sussex, ha messo in evidenza le importanti e strabilianti capacità dell’olfatto dei moscerini. Avete presente quegli insetti piccolini e fastidiosi che a volte si trovano vicino alla frutta? Bene stiamo parlando proprio di quelli.

Secondo lo studioso Thomas Nowotny, questi insetti sono in grado di annusare a distanza addirittura sostanze stupefacenti ed esplosivi. Si tratta certamente di uno studio rivoluzionario che ha lasciato tutto il mondo scientifico a bocca aperta.

I risultati di questa ricerca scientifica sono apparsi pubblicati di recente sulla rivista scientifica Bioinspiration e biomimetica. L’equipe scientifica, guidata dal dottor Thomas Nowotny, ha dunque aperto la strada a nuove possibili ricerche in ambito di armamenti anti-terroristici.

I ricercatori infatti, potrebbero prendere spunto proprio dall’olfatto dei moscerini, per dare alla luce dei nasi elettronici che riconoscono bombe e droghe.

Come funziona l’olfatto dei moscerini

Nel corso di questo studio, gli scienziati hanno analizzato attentamente tutto il meccanismo di ricezione degli odori. Nel corso delle indagini, gli studiosi inglesi hanno scoperto che ogni moscerino possiede 20 diversi recettori.olfatto dei moscerini


Tutti questi ricettori rispondono a 36 sostanze chimiche legate al vino e a 35 sostanze chimiche legate a materiali pericolosi.

Pensiamo appunto alle sostanze presenti nella droga oppure all’interno dei prodotti di combustione o esplosivi. Il ricercatore inglese a capo dell’equipe, ha dichiarato sulle pagine della rivista scientifica: “L’obiettivo a lungo termine di questa ricerca è realizzare un naso elettronica ispirato all’olfatto dei moscerini per rivelare esplosivi, armi chimiche e droghe”.

Si tratta dunque di voler realizzare un dispositivo – spiega meglio il dottore inglese – in grado di essere utilizzato in diversi ambiti. Pensiamo ad esempio al controllo della qualità alimentare, al monitoraggio delle esalazioni dei vulcani e al rilevamento dei parassiti in agricoltura.

Questi in realtà sono solo alcune delle possibilità di applicazione del futuro naso elettronico.