Scienza

Piastrine create in laboratorio: pronte per trasfusione, news


Piastrine create in laboratorio: pronte per trasfusione, news oggi 24 luglio 2014. I ricercatori del Brigham and Women ‘s Hospital (BWH) di Boston, negli Stati Uniti sono stati in grado di creare piastrine in laboratorio. Dopo tanti anni di studi e ricerche, un equipe di scienziati coordinati dal dottor Jonathan Thon, hanno ottenuto risultati sorprendenti.

Gli studiosi infatti grazie ad un nuovo bioreattore hanno sviluppato piastrine che – secondo quanto spiega il coordinatore di questo studio – potranno essere utilizzate presto per la trasfusione.

Si tratta di uno studio rivoluzionario che sta facendo il giro del mondo. Queste piastrine realizzate in laboratorio saranno utilissime per tanti pazienti che ogni giorno sono costretti a recarsi in ospedale per la trasfusione del sangue.

Si tratta di un trattamento che necessita di donazioni di sangue. Ma la creazioni di piastrine in laboratorio faciliterebbe tali cure evitando così l’attesa di donatori.

Recenti studi statistici hanno mostrato come solo negli Stati Uniti, ogni anno, avvengono più di 2,17 m trasfusioni di piastrine.

Piastrine create in laboratorio. Il problema delle piastrine è che la loro durata è brevissima. Le piastrine infatti durano solo 5 giorni e le carenze sono molto comuni.

Gli studiosi del BWH, coordinati dal Jonathan Thon, sono fiduciosi e ottimisti oltre che soddisfatti del lavoro svolto.

Piastrine create in laboratorio

 

I ricercatori infatti sono convinti che questa ricerca contribuirà a soddisfare l’esigenza di piastrine.piastrine create in laboratorio



Queste piastrine create in laboratorio sono dunque un vero e proprio vantaggio per tutti coloro che sono legati alle trasfusioni.

L’autore dello studio, ha spiegato sulla rivista scientifica “Blood” che dall’anno prossimo inizieranno i test clinici umani.

Gli studiosi sperano che entro il 2017 si possano attivare le prime trasfusioni con le piastrine artificiali create in laboratorio.

“La barra di regolamentazione – spiegano i ricercatori – è impostata correttamente, ed è importante per noi che vi mostriamo la qualità delle piastrine, la funzione e la sicurezza in questi prossimi tre anni”.

Queste piastrine create in laboratorio artificialmente potrebbero quindi soddisfare una reale e sempre crescente domanda globale di sangue del donatore.

Il rischio poi – spiegano i ricercatori è che vi sia un rifiuto e infezioni a seguito della trasfusione da piastrine artificiali.

“La capacità di generare una fonte alternativa di piastrine umane con praticamente nessuna trasmissione di malattia rappresenta un cambiamento nel modo in cui raccogliamo le piastrine.

Un nuovo modello che può consentire di soddisfare il crescente bisogno di trasfusioni di sangue”. Queste le parole dell’autore dello studio Jonathan Thon, dalla divisione di ematologia presso il Brigham and Women Hospital di Boston.