Alimentazione

Dieta a zona: aiuta a perdere peso, ma quali sono i rischi

La dieta a zona ideata dal dottor Barry Sears prosegue il suo cammino verso il successo. Sempre più italiani decidono di seguire questa dieta. Secondo un recente sondaggio è emerso che in un anno su 1000 famiglie italiane poco meno della metà cambia piano alimentare almeno due-tre volte l’anno.

Il picco della dieta solitamente avviene dopo Natale o in primavera. L’arrivo della tanto temuta prova costume mette in moto i sensi di colpa e l’ansia degli italiani. E dunque proprio ad aprile-maggio molti decidono di seguire una dieta drastica e di iscriversi in palestra.

La dieta a zona, come tutte le diete se utilizzate male e in modo drastico, comporta dei rischi. Questo tipo di piano alimentare può causare un dimagrimento repentino e troppo veloce. Cosa che non è per niente positiva.dimagrire-dieta-mediterranea


Perdere 3 chili in una settimana non fa bene all’organismo ma neanche alla pelle. Soprattutto se i chili in eccesso sono più di 10, rischiate di dimagrire ma di lasciare la pelle appesa.

Ricordate infatti che il dimagrimento, e dunque la dieta, deve sempre essere associata all’attività fisica. Solo così riuscirete a perdere peso e allo stesso tempo a rassodare le zone più colpite dai cuscinetti di grasso. Come cosce, fianchi, glutei, pancia, braccia, ecc.

Ma quali sono i rischi della dieta a zona?


Seguire la dieta a zona vuol dire assumere ogni giorno il 40 % di carboidrati, il 30 % di liquidi e 30 % di proteine.

L’obiettivo della dieta a zona è quello di mantenere bassi i livelli di insulina.

Che cos’è l’insulina? Si tratta dell’ormone di natura proteica prodotto dalle cellule beta del pancreas. Queste cellule elaborano una proteina chiamata pro-insulina che viene in seguito divisa in due parti: l’insulina composta da due catene di aminoacidi che viene degradata dal fegato e il peptide C che viene degradato dal rene.

L’insulina agisce in risposta ad alti livelli di glucosio nel sangue, aumentandone l’assorbimento da parte delle fibre muscolari e adipose. Questa stimola anche la sintesi epatica di glicoceno e proteine.

Quando il livello di glicemia si normalizza, la secrezione diminuisce. L’insulina inibisce la degradazione dei grassi e favorisce l’ingresso del potassio nelle cellule.

La dieta a zona è una dieta iperproteica. Inizialmente dunque fa perdere peso velocemente con il rischio però di un notevole carico proteico sul rene.

Altri rischi causati dalla dieta a zona potrebbe essere la riduzione delle scorte di glicogeno a livello muscolare e la produzione di corpi chetonici.