Alimentazione

Diabete: dati regionali

In Italia il numero di persone con diabete è aumentato in 12 anni di quasi la metà. Si è passati da 2,15 a 3,27 milioni di
persone con poco meno di 100 mila casi in più ogni anno e il dato è probabilmente sottostimato. Almeno un altro milione, più probabilmente 1,5 milioni, di persone hanno il diabete senza saperlo.

A medio-lungo termine la situazione non migliorerà: le nuove generazioni sviluppano sovrappeso e obesità più spesso e prima delle generazioni precedenti e questo fa temere una crescita nel numero di casi di diabete ancora in età
lavorativa. diabete


Premesso che il diabete è più spesso un ‘mandante’ che un killer e colpisce soprattutto attraverso infarti e ictus ci
sono comunque 51 persone ogni 100 mila (e quindi 30 mila persone all’ano) che muoiono a causa del diabete.


È interessante notare l’estrema, differenza fra i valori registrati nelle varie regioni: si va da 21 morti su 100 mila abitanti a Bolzano a 108 in Sicilia.

L’approccio moderno alla assistenza alla persona con diabete prevede che le cure siano erogate non in corsia ma nei Centri e negli Ambulatori specialistici. Questo principio è seguito, tanto che i ricoveri per diabete sono scesi del 41% in Italia e sono calati del 47% (ma con una estrema dispersione: da -76% a + 60%) i ricoveri dovuti a ipo e iperglicemie.

Insomma si sta andando sulla strada giusta. Meno marcati i successi sul fronte delle complicanze (e il dato esclude infarti e ictus che sono il problema più frequente).

Qui la riduzione dei ricoveri media italiana è solo del 10%. Possiamo invece vantare una riduzione nel numero di mutazioni agli arti inferiori che nei 10 anni dal 2000 al 2010 è stata del 10% e prosegue anche se a ritmi più lenti ancora adesso. Un ridotto tasso di amputazioni oltre a essere un fatto positivo in sé, è indice di una buona assistenza alla persona con diabete nelle fasi di emergenza.