Tfa speciale news: in Gazzetta Ufficiale le ultime novità
Sono tanti i docenti interessati a conoscere ulteriori dettagli in merito ai Tfa speciali, e la comunicazione in Gazzetta Ufficiale potrebbe arrivare già questa settimana. Almeno è quanto ci si augura, considerato che agosto è alle porte e che i diretti interessati vogliono capire cosa accadrà a settembre.
Il ministero ricorda che possono istituire e attivare i nuovi Pas gli atenei e le istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica sedi dei corsi biennali di secondo livello a indirizzo didattico di cui al decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca 28 settembre 2007, n. 137, purché sedi di Dipartimenti di didattica della Musica, e al decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca 7 ottobre 2004, n. 82.
Gli anni accademici di riferimento sono 2012/2013 – 2013/2014 – 2014/2015. Possono partecipare i docenti non di ruolo, compresi gli insegnanti tecnico pratici, in possesso dei titoli di studio previsti che abbiano maturato, a decorrere dall’anno scolastico 1999/2000 fino all’anno scolastico 2011/2012 incluso, almeno tre anni di servizio in scuole statali, paritarie ovvero nei centri di formazione professionale, limitatamente ai corsi accreditati per l’assolvimento dell’obbligo scolastico.
Quali sono le condizioni? L’aspirante deve aver prestato servizio per almeno tre anni, ognuno dei quali su una specifica classe di concorso. Almeno un anno di servizio deve essere stato prestato sulla classe di concorso per la quale si chiede l’accesso al percorso formativo abilitante speciale.
Ciascun anno scolastico dovrà comprendere un periodo di almeno 180 giorni ovvero quello valutabile come anno di servizio intero. Il requisito si raggiunge anche cumulando servizi prestati, nello stesso anno e per la stessa classe di concorso o posto, nelle scuole statali, paritarie e nei centri di formazione professionale.
Il servizio prestato nei centri di formazione professionale deve essere riconducibile a insegnamenti compresi in classi di concorso e prestato nei corsi accreditati dalle Regioni per garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009.
Gli aspiranti che abbiano prestato servizio in più anni e in più di una classe di concorso optano per una sola di esse, fermo restando il diritto a conseguire ulteriori abilitazioni nei percorsi di tirocinio ordinari
La domanda di partecipazione dovrà essere inoltrata agli Uffici Scolastici Regionali tramite apposita istanza online.
Inoltre gli aspiranti in possesso dei titoli di studio conseguiti al termine dei corsi triennali e quinquennali sperimentali di scuola magistrale e dei corsi quadriennali e quinquennali sperimentali dell’istituto magistrale, iniziati entro l’anno scolastico 1997-1998, o comunque conseguiti entro l’a.s. 2001-2002, che hanno maturato almeno tre anni di servizio specifico nella scuola dell’infanzia o nella scuola primaria, hanno diritto all’accesso ai corsi speciali previsti dall’art. 15, comma 16 del D.M. 249/2010. Il titolo conseguito al termine del percorso dà diritto all’accesso alla seconda fascia delle graduatorie d’istituto.
I titoli di abilitazione consentono l’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto e costituiscono requisito di ammissione ai futuri concorsi per titoli e per esami e consentono l’assunzione con contratto a tempo indeterminato nelle scuole paritarie.
Per il bene dell’insegnamento in Italia speriamo che la classe politica sappia guardare oltre gli interessi delle lobby che premono per l’attivazione dei TFA speciali o PAS e che capiscano (per tutti i motivi già discussi) che QUESTI PERCORSI SENZA SBARRAMENTO DI INGRESSO SONO PROFONDAMENTE SBAGLIATI E DANNOSI.
L’UNICA SCELTA ONESTAMENTE GIUSTA SAREBBE QUELLA DI RIATTIVARE I TFA ORDIANARI, RICALIBRANDO I PUNTEGGI ASSEGNATI AL SERVIZIO PRESTATO E CONSIDERANDO LA POSIZIONE DEGLI IDONEI NON RIENTRATI NEL PRIMO CICLO APPENA CONCLUSO.
L’ITALIA HA BISOGNO DI ABILITARE, FORMANDO SUL CAMPO, DOCENTI PREPARATI, SELEZIONANDOLI SULLA BASE DELLE LORO CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE, NON SULLA BASE DI UNA ANZIANITA’ DI SERVIZIO DI DUBBIA QUALITA’.
Scusa,ma come fai a parlare di qualita’ ,cosa ne sai di come viene svolto il servizio,cosa ne sai e poi pensi che una selezione serva a capire il gradodi conoscenza delle persone?A volte e’ solo questione di fortuna.Generalizzare non va mai bene.A volte mi sembra di intuire che c’ e’ un certo “rosicamento” riguardo i Pas,da parte di quella gente che forse non possiede I requisiti.Fatevi una buona “forchettata” di fatti vostri va…
L’anzianità di servizio non garantisce nessun tipo di qualità: il fatto di aver prestato anni di servizio nella scuola non dipende da meriti, ma solo da un punteggio in una graduatoria.
Quanti docenti con “anzianità” di servizio invece che insegnare in classe si leggono tranquillamente il giornale o scrivono su Facebook? purtroppo molti! e rubano il posto a chi invece vorrebbe con tutto il cuore insegnare BENE, ma non può farlo perché si è inserito troppo tardi nelle graduatorie.
VISTO CHE NESSUNO VALUTA LA QUALITA’ DEL SERVIZIO PRESTATO AFFERMO NUOVAMENTE CONVINTO CHE “ANZIANITA’” NON CORRISPONDE ASSOLUTAMENTE A “QUALITA’”.
Va bene,ma non si puo’ generalizzare,non puoi pensare che tutte le persone leggono il giornale e vanno su fb.In tutti gli ambienti di lavoro esiste questa gente,ma non c entra niente il merito.Personalmente,lavoro da tanti anni e non mi sn mai permessa di farmi i fatti miei,come me tanta altra gente e lo garantisco.