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Riforma Pensioni 2013: Letta temporeggia su proposta Damiano, esodati in attesa

Prosegue l’impegno de governo per rilanciare il Paese e in questi giorni si registra una brusca accelerata per quel che riguarda il lavoro e le politiche giovanili. Benissimo, il Paese applaude, ma c’è sempre il nodo pensioni, con una riforma da attuare alla svelta, che scontenta una grossa fetta della popolazione.


Le pensioni e gli esodati sono un tema caldo, anzi scottante, e il governo Letta al momento sembra aver messo in agenda il tema senza però pensare a qualcosa di pratico per modificare la legge Fornero al di là del lato lavorativo.


L’unica novità si registra, per coloro che sono vicini alle pensione, spulciando il nuovo pacchetto per il lavoro approvato dal Consiglio dei ministri. Ci sono i fondi per gli over 50, con bonus assunzioni simili a quelle per i giovani disoccupati.

Si tratta di benefici per coloro che, avendo più di 50 anni, si trovino in stato di disoccupazione da almeno 12 mesi. Insomma un tentativo di aiutare i disoccupati, in là con gli anni che sono a rischio di esodo anticipato senza pensione. Nel comma 1 dell’articolo 2 del decreto lavoro di Letta si legge: “Le disposizioni di cui al presente articolo contengono misure di carattere straordinario e temporaneo applicabili fino al 31 dicembre 2015 e, relativamente alle iniziative di cui al comma 2, fino al 30 giugno 2016, volte a fronteggiare la grave situazione occupazionale che coinvolge in particolare i soggetti giovani fino a 29 anni di età e i soggetti con più di cinquant’anni di età, disoccupati da oltre dodici mesi”.
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Come detto però sul fronte pensioni si muove poco, con il congelamento della proposta che consentirebbe di andare in pensione a 62 anni, con penalizzazioni del 2% sull’assegno per ogni anno lavorato in meno rispetto ai 65 e bonus analoghi entro i 70 anni.

Un’idea inserita nel piano Damiano – firmato dall’ex ministro del Lavoro – in discussione alla Commissione della Camera. Ma Letta è al momento preso da altre priorità: L’Iva? “Non ci sono aumenti di tasse. Il tema della vicenda è la copertura dentro il bilancio”. Cosi il presidente del Consiglio Letta, uscendo dall’incontro con il premier olandese Mark Rutte, a Bruxelles. Sui temi europei, Letta ha aggiunto che l’accordo politico sul bilancio dell’Unione per il periodo 2014-2020 “consente di andare in Consiglio e aprire la discussione sulle misure per contrastare la disoccupazione giovanile con più ottimismo”.

“Il nostro sostegno leale al governo non è in discussione”. E’ quanto ha dichiarato il presidente del PdL, Berlusconi. “Continueremo a sostenere” il governo “se varerà i provvedimenti indicati nei nostri accordi: via l’Imu sulla prima casa, no all’aumento dell’Iva, zero tassazione sulle assunzioni di giovani e disoccupati”, ha precisato Berlusconi. “Il braccio di ferro con Merkel? Un invito a Letta a correggere le storture della politica europea, non per indebolirlo ma rafforzarlo nel suo ruolo di premier”. Infine: “Vogliono farmi fuori ma resisterò, lo farò per mia madre”.