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Pensioni riforma Letta, Giovannini e Damiano: ultime novità e notizie

Il tema della riforma pensioni resta caldo e il fatto che in questi giorni il governo Letta si stia occupando d’altro non rassicura certo i diretti interessati e gli esodati.


Si aspettano segnali sulla proposta Damiano che all’art. 3 recita: “Sono fatte salve, se più favorevoli, le disposizioni in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti di cui al decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67, nonché le disposizioni in materia di esclusione dai limiti anagrafici per i lavoratori che hanno maturato il requisito di anzianità contributiva di almeno quarantuno anni”.


Secondo molti “la quota 96 salvaguardata solo per il personale della scuola è incostituzionale e fa torto agli altri lavoratori q96 pubblico e privato che nel 2012 facevano q96 e si sono visti spostare la pensione di 4 e 6 anni”.

L’Iva? “Non ci sono aumenti di tasse. Il tema della vicenda è la copertura dentro il bilancio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Letta dopo l’incontro con il premier olandese Mark Rutte, a Bruxelles. Sui temi europei,Letta ha aggiunto che l’accordo politico sul bilancio dell’Unione per il periodo 2014-2020 “consente di andare in Consiglio e aprire la discussione sulle misure per contrastare la disoccupazione giovanile con più ottimismo”.
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Sull’Iva il PdL rilancia dopo il rinvio dell’aumento deciso dal CdM. Secondo il Popolo delle Libertà il rinvio di soli tre mesi “non è una buona notizia perché produce incertezza e caos” e le coperture trovate per evitare l’aumento sono “inadeguate”, “un raggiro”, nota Brunetta. E al Financial Times dice: i conti pubblici come “la formula della Coca Cola. Un segreto”. E Gasparri: molto è da “chiarire” e qualcosa “da modificare”. “Più Iva vuol dire meno acquisti e questo anche il ministro Saccomanni dovrebbe saperlo”. Cicchitto: da Saccomanni “ci aspettiamo un ruolo diverso”.”Ci attendiamo anche che si agisca sul lato della spesa”.