Intrattenimento

Tfa speciali: tutti i punti da chiarire, programma Carrozza del nuovo Governo

La scuola è uno dei punti importanti del nuovo governo Letta. E allora ci si chiede cosa farà il nuovo Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Maria Chiara Carrozza per i docenti. Il nuovo ministro punta tutto su messa in sicurezza delle infrastrutture, edilizia scolastica, problematiche legate agli insegnanti, immissione in ruolo e formazione.


In merito al tfa si registra nelle ultime ore una lettera del Conitp al Ministero per denunciare le criticità del decreto sui TFA speciali. In base al decreto pubblicato il 25 marzo 2013 risulta spesso di difficile interpretazione ricondurre i contratti stipulati nei centri di formazione professionale a specifiche classi di concorso.

Ecco i punti rilevati e le note dolenti:

1) Mancato accesso a coloro che hanno maturato 360 gg. di servizio; Tfa speciali: tutti i punti da chiarire, programma Carrozza del nuovo Governo
2) Mancato accesso a coloro che maturano i requisiti con l’Anno Scolastico in corso, in quanto il decreto ancora non è stato definitivamente registrato;
3) Mancato accesso a coloro che maturerebbero i requisiti con 540 gg cumulativi con più anni di servizio, che vuol dire più di 3 anni di servizi;
4) Test d’accesso che concorre alla determinazione del voto finale anche se non selettivo.
5) Test d’accesso valutato soltanto dopo le 42 risposte esatte. (42 risposte esatte rappresentano il 60% del totale delle domande).
6) Valutazione per ogni anno di servizio di 6 punti in seconda fascia di Istituto.
7) Valutazione del titolo abilitante di massimo 6 punti, il punteggio nelle graduatorie permanenti è di istituto è di 12 punti;
8) Scaglionamento per gli AA. SS. 2013/14 e 2014/2015, quindi mancata possibilità del secondo scaglione di poter aggiornare il punteggio in seconda fascia d’Istituto nel 2014.

Torniamo a Carrozza. Un rilievo particolare del Ministro proprio sulla formazione e sul recupero del prestigio sociale della figura dell’insegnante.

Carrozza punta alla risoluzione delle problematiche “legate agli insegnanti, alla loro immissione in ruolo e anche alla loro formazione. Penso che ci sia anche un bisogno di investimento per la loro formazione”.

Poi spiega: “Dall’asilo fino alla laurea e poi anche il post laurea fa parte del nostro lavoro quindi penso che sulla scuola ci siano tante emergenze importanti che dobbiamo affrontare. Secondo me l’insegnante è l’elemento cardine in tutti gli ordini di scuola quindi dobbiamo recuperare la figura dell’insegnante nel senso anche del prestigio sociale che questo ha sempre avuto in Italia e che deve continuare ad avere o deve acquisire se non siamo stati in grado di darglielo fino in fondo quindi c’è un problema sicuramente di precariato nella scuola ma c’è anche un problema di formazione e di strumenti formativi che permettano agli insegnanti di crescere e di leggere sempre il proprio tempo con gli occhi giusti”.