Anche nell’ambito scolastico sta nascendo ormai da tempo un forte bisogno di cambiamento e rinnovamento. A protestare in particolare sono tutti i docenti legati al concorso a cattedra e al Tfa.

C’è chi ora dal nuovo Governo Letta spera appunto in questa ondata d’aria fresca. Gli occhi sono dunque puntati in particolare sul programma del nuovo Ministro dell’Istruzione Carrozza.

C’è chi invita al cambiamento. Sentiamo cosa dicono i docenti precari diretti interessati. “Carrozza dovrebbe fare altro, bloccare il concorso per le classi in cui le graduatorie sono sature.

Dichiarare decadute le GGMM del 1990 e del 1999, dichiarare decaduto il doppio canale di reclutamento, blindare le graduatorie ad esaurimento, trasformarle in graduatorie nazionali ( GEN) con libere opzioni territoriali da rinnovare annualmente, esaurire le GEN con un piano di assunzione su tutti i posti vacanti annualmente disponibili, poi passare una volta esaurite le GEN al sistema dei concorsi, triennali, nazionali, con abilitazione come titolo di accesso. Ma la Carrozza non farà nulla di tutto questo, per questo ci vuole coraggio di cambiare!”.

“Alcune cose credo siano impossibili. Se Carrozza fa tutto quello che dici viene “dimessa” il giorno dopo. Il concorso andava bloccato a suo tempo. Non puoi dichiararlo decaduto mentre è in corso. Ti ritrovi 300mila persone sotto il portone del MIUR. Piuttosto potrebbe annullare alcuni effetti devastanti della riforma precedente. Ad esempio abbassando il tetto massimo di alunni per classe a non più di 27″.

“Io credo che se vogliamo essere chiari dobbiamo individuare alcune cose fattibili e fare delle proposte. Inutile dire: abolisci questa o quell’altra cosa, assumi tutti ecc… Se c’è una speraza di essere sentiti essa sta nella proposta concreta di qualcosa”.

A puntare il dito contro il Ministero è ora anche il CONITIP (Sindacato scuola) che propone ricorso alla luce di pesanti
discriminazioni nei confronti di questi Docenti rispetto agli abilitati con il Tfa.