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Elezioni presidente ultimissime notizie oggi e aggiornamenti: diretta streaming quinta votazione

E’ caos nel Pd dopo il doppio fallimento Marini-Prodi. Bersani si dimette, la Bindi lascia. Il segretario del Pd, specifica che la sua decisione di lasciare la guida del partito arriva dopo il voto di ieri per il presidente della repubblica che ha visto il Pd boicottare la proposta Prodi dopo l’acclamazione unanime in assemblea.


Troppi franchi tiratori, troppi traditori al’interno del partito. Rodotà intanto assicura di non aver avuto alcun contato con i democratici, e spiga di essere stato scelto dal web, non da Beppe Grillo. Romano Prodi, bocciato, si ritira dalla candidatura e attacca: “Chi mi ha scelto si prenda le sue responsabilità”. Mancavano ben cento voti del centrosinistra, troppi per non comprendere che qualcosa non va all’interno del Pd.

Stamattina quinta vtazione che a meno di colpi di scena non porterà a nulla. I partiti hanno annunciato scheda bianca o fuga dall’aula, in attesa di capire cosa si farà nel pomeriggio quando probabilmente verrà fuori un nome condiviso. Che auspica Berusconi, pronto a votarlo per aprire poi a un governo con il Pd. Anche se appare evidente che l’ipotesi elezioni anticipate al momento sembra la più probabile.

“Per tutto il giorno sono stato accusato su Facebook di sostenere la candidatura di Prodi. Ora l’accusa è opposta: aver complottato contro la candidatura Prodi”. Così in un post Renzi. “Se non ci fosse di mezzo l’Italia sarebbe da ridere. Io le cose le dico in faccia. I doppio giochisti non mi piacciono. Chi sta in Parlamento sappia che sta scherzando con il bene più prezioso, la dignità della politica…”. Poi dice: “Adesso vediamo cosa proporrà Bersani”.
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“Dai democratici un silenzio inspiegabile. Sono stato scelto dal web e non da Beppe”. Lo afferma in una intervista a “Repubblica” Stefano Rodotà, candidato dal M5S nella corsa al Quirinale. “Mi conoscono da una vita e neanche una telefonata. Sono molto irritato. Ho lavorato tanti anni con quelle persone. Quando faceva comodo mi cercavano parecchio. La mia candidatura – aggiunge – girava in rete da mesi con sottoscrizioni, firme e appelli”. Non quindi “una scelta interna” del Movimento 5 Stelle, ma una candidatura “aperta a tutti”.