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Miur: test preselettivo concorso scuola, Anief: “Con 30 si accede allo scritto”

Sono andati bene i quiz della seconda giornata del concorso scuola. I test preselettivi si sono svolti in due giornate per gli aspiranti docenti. Si sono presentati in migliaia i candidati in tutta Italia per cimentarsi con il pacchetto di quiz, 50 quesiti a cui rispondere in 50 minuti, decisi dal ministero dell’Istruzione.


In tutto, lo ricordiamo, sono 11.542 i posti e le cattedre disponibili, dalla scuola dell’infanzia alle superiori. Punteggio minimo di 35 punti, anche se l’Anief continua a sostenere che si tratta di una soglia illegittima e che con un minimo di 30 punti si può accedere con riserva alla seconda prova.

Erano attesi oltre 327.000 candidati, ma si sono presentati in 264.423. Di questi, solo 86.610 (il 33,5%), hanno superato la prova preselettiva. Per il ministero dell’istruzione la percentuale di ammissione dei candidati è in linea con le aspettative.

Ma ci sono anche altri dati interessanti: tra i più rilevanti, quelli riferiti all’età degli ammessi, più bassa rispetto all’età media dell’intera platea dei candidati ai test preselettivi (38,4 anni).

Dalle cifre già elaborate emerge, infatti, che i tassi di maggiore successo sono stati registrati nei candidati con un’età compresa tra 25 e 26 anni e tra quelli con un’età compresa tra i 35 e 37 anni. Parallelamente, i tassi di successo decrescono nei test svolti da candidati con un’età dai 39 anni in poi. Candidati alla prova erano anche tre aspiranti docenti di 67 anni. Due di questi hanno svolto il test, senza però superarlo.

Le lamentele non mancano. Secondo Anief “molti candidati si sono lamentati perché molti dei 50 quesiti a cui hanno dovuto rispondere erano troppo generici, cervellotici e non certo indicati a selezionare dei futuri insegnanti. Con il risultato che migliaia di laureati, anche con il massimo dei voti e dopo aver conseguito master e dottorati, si sono ritrovati incredibilmente esclusi”.Miur: test preselettivo concorso scuola, Anief: "Con 30 si accede allo scritto"

“L’Anief ha deciso di farsi portavoce di queste contraddizioni – spiega Marcello Pacifico, presidente del sindacato –, in particolare del fatto che il Miur avrebbe dovuto ridurre la soglia minima di accesso a 30/50. Tutti coloro che hanno dunque conseguito tra 30 e 34 punti non si rassegnino, perché tramite la nostra assistenza potranno rivolgersi al Tribunale amministrativo regionale e chiedere il rispetto delle norme vigenti. L’obiettivo, ovviamente, è quello di accedere direttamente alle prove disciplinari scritte, il cui calendario verrà pubblicato il prossimo 15 gennaio”.