Fa paura lo sciopero previsto per il 12 e 13 dicembre prossimi. Uno sciopero che fino alla fine si sperava potesse essere scongiurato e che invece si farà. Gli esercenti sono ormai troppo delusi dal comportamento del governo che non li tutela. Gli ultimi sconti decisi dalle multinazionali in estate, per favorire il grosso flusso di clientela, hanno risicato ancor di più i margini già esigui di guadagno di una categoria decisa alla protesta.

Lo sciopero è stato indetto da Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. Lo hanno annunciato le sigle sindacali al termine dell’incontro al Ministero dello Sviluppo. Ormai lo sciopero sembra inevitabile, ma ci sono ancora margini per una trattativa. Si aspetta per la parola definitiva infatti la nuova riunione per lunedì 10, ma un dietrofront appare difficile.

Come detto i motivi della protesta sono molteplici, ma nello specifico si denuncia “la drammatica crisi strutturale che attraversa la distribuzione carburanti e colpisce duramente le migliaia di piccole imprese di gestione che, malgrado questo, continuano a garantire il capillare servizio di rifornimento carburanti sulla rete ordinaria e su quella autostradale, essenziali per l’intero Paese e per la mobilità dei cittadini”.

Come si svolgerà lo sciopero?

Su rete ordinaria dalle ore 19 dell’11 dicembre alle ore 7 del 14 dicembre.
Su rete autostradale dalle ore 22 dell’11 alle ore 22 del 13 dicembre.

I disagi non mancheranno di certo.

C’è anche l’aspetto servizi minimi da considerare. Sono a rischio, anche se il Garante sugli scioperi ha chiesto che venga osservato questo aspetto per tutelare li automobilisti. Fa eco il Codacons che ha ricordato come, secondo la deliberazione n. 01/94 del 19.07.2001, anche durante lo sciopero “le stazioni di servizio in funzione nell’autostrada dovranno rimanere aperte in misura non inferiore ad una ogni cento chilometri” e che “per la rete della viabilità ordinaria urbana ed extraurbana, dovrà essere mantenuto in servizio un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50 % degli esercizi aperti nei giorni festivi secondo i turni programmati”.

Sempre in tema di scioperi arriva la notizia che è stato rinviato all’8 febbraio lo sciopero del trasporto locale previsto per venerdì 14 dicembre. Lo hanno deciso i sindacati di categoria. “Il differimento – spiegano – è finalizzato a rendere disponibile al confronto in corso”, gravato “da pesanti difficoltà”, un ulteriore arco di tempo, nel tentativo di “definire una vertenza che colloca il rinnovo del contratto del trasporto locale nell’ambito nel nuovo contratto collettivo della mobilità” nel contesto del “finanziamento e del riassetto del settore”.

Da non dimenticare lo sciopero benzinai previsto per il 24 dicembre e che si concretizzerà non nella chiusura delle pompe ma nell’impossibilità di pagare il rifornimento con il bancomat. Disagio non da poco.