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Sciopero 24 novembre: chi aderisce, a Roma cortei e manifestazioni

Parziale marcia indietro sullo sciopero di domani del mondo della scuola. CISL, UIL, SNALS, GILDA sono soddisfatti per l’accordo sugli scatti stipendiali raggiunto col Governo, mentre FLCGIL e COBAS confermano lo sciopero.


“La revoca dello sciopero del 24 da parte di Cisl, Uil, Snals e Gilda dimostra che questi sindacati non avevano mai pensato sul serio di condurre una lotta contro la politica scolastica del governo, cercando semplicemente, con la simulazione dello sciopero, di cavalcare la forte protesta di studenti e lavoratori/trici della scuola di queste settimane”.

Anche i precari, con il Coordinamento delle scuole Di Roma, confermano la loro adesione alla sciopero del 24. “Il modo migliore per stare in piazza è quello unitario”.

“I luoghi sacri della democrazia come il Parlamento, sono inviolabili. Quando qualcuno senza preavviso intende fare attività diverse ci troviamo di fronte ad una manifestazione non autorizzata e scattano le denunce.Se poi ci sono problemi di ordine pubblico le forze dell’ ordine non possono non intervenire”. Così il Prefetto di Roma, Pecoraro, sulle misure di sicurezza previste per il corteo degli studenti di domani a Roma. “Non facciamo zone rosse,ma autorizziamo solo itinerari chiesti”.Poi:”Il travisamento con il casco è punibile” e “Intendiamo tutelare chi manifesta pacificamente”.E conclude:”Non andiamo in strada per fare la guerra”.

L’arresto differito è uno degli strumenti che il Governo vuole mettere in campo contro le violenze di piazza. Lo ha detto il ministro dell’Interno Cancellieri, nel corso di un’informativa al Senato sugli scontri di mercoledì. C’è “grande preoccupazione da mesi” su possibili emergenze di ordine pubblico, ha affermato il ministro”ci stiamo preparando a momenti difficili, anche perchè la situazione economica è difficile”.
Sciopero 24 novembre: chi aderisce, a Roma cortei e manifestazioni
Anche Antonio Di Pietro, con Italia Dei Valori, sarà in piazza con docenti e studenti. Il partito, afferma Di Pietro “aderisce alla giornata di mobilitazione in difesa della scuola pubblica di sabato 24 novembre. Ormai da anni l’IdV si sta battendo per respingere il pesantissimo attacco frontale sferrato contro la scuola pubblica, sia dal precedente che dall’attuale Governo. Un attacco che ha portato, a partire dalla finanziaria estiva del 2008, al taglio di circa 9 miliardi di euro e alla cancellazione di circa 150mila posti di lavoro, o forse anche di più, se calcoliamo gli effetti del blocco del turnover imposto dalle ultime manovre e l’aumento dell’eta’ pensionabile della riforma Fornero”.