Intrattenimento

Sciopero 28 settembre: manifestazione in corso, tutti i disservizi

Come annunciato c’è lo sciopero generale dei servizi pubblici, oggi 28 settembre, in tutta Italia, contro i tagli “lineari” previsti dalla Spending Review. La mobilitazione è stata indetta unitariamente da Fp- Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-PA e Uil- Rua.

In corso una manifestazione nazionale, a Roma, cominciata alle 9.30 da Piazza Esedra e si concluderà in Piazza Santi Apostoli con un comizio finale.

Interverranno sia ospiti stranieri che segretari generali delle categorie. Ma ci saranno pure i segretari di Uil e Cgil, Angeletti e Camusso, che concluderanno la manifestazione. Slogan più gettonato: “Basta colpire i più deboli, abbiamo già dato!”.


Ricordiamo che il decreto sulla spending review comportai una riduzione del 20% dei dirigenti e del 10% degli altri dipendenti e si prevede che in totale gli esuberi nel comparto pubblico saranno oltre 24.000.

“Sulla spending review – affermano i sindacalisti -, dagli esuberi ai percorsi di mobilità fino alla questione dei precari a rischio cessazione, il governo e il ministro Patroni Griffi mantengono la totale rigidità, prescindendo dalle pesantissime ricadute sul fronte occupazionale e della tenuta dei servizi ai cittadini”.

Nella Capitale dalla scorsa notte si sono fermati anche i dipendenti Ama. La conseguenza inevitabile è che ci sono ancora da ritirare qualcosa come 4.000 tonnellate di spazzatura.

Allo sciopero prendono parte i lavoratori della pubblica amministrazione e quindi saranno possibili disservizi negli uffici comunali e negli uffici postali, della sanità con possibili disservizi in ospedale, dell’università, degli enti di ricerca e dell’alta formazione artistica e musicale aderenti ai sindacati organizzanti. Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici hanno dichiarato: “vanno fermati i tagli alla sanità, arrivati con Tremonti e Monti a circa 22 miliardi nel triennio 2012-2014 e la svalutazione del merito professionale, subordinato alla cattiva politica partitica regionale, come prevista nel decreto sanità“.

Susanna Camusso: “Affamare la bestia, indebolirla, renderla inefficiente, comprimerne le potenzialità, destrutturarne la missione sono i tratti di unione che tengono insieme tutti i provvedimenti del governo sul lavoro pubblico”.

Per i leader della CGIL, della FP e della FLC lo sciopero del 28 settembre “è il naturale sbocco di un lungo percorso di mobilitazione che il sindacato ha messo in campo in opposizione alle scelte del Governo Monti sul lavoro pubblico”.
Sciopero 28 settembre: manifestazione in corso, tutti i disservizi
La Cgil spiega che “la mobilitazione, lo sciopero del 28 settembre e le iniziative che seguiranno rivendicano, quindi, un ripensamento radicale degli interventi assunti nei provvedimenti “spending”, a cominciare dalle questioni legate ai livelli occupazionali (precari/esuberi), e si incaricano di favorire una migliore lettura, per la politica, per i cittadini, per i giovani e i pensionati, circa la reale portata delle politiche del Governo sul lavoro pubblico: la distruzione di un modello sociale che, pur con le difficoltà che nessuno disconosce, ha fondato i suoi architravi sull’universalità delle prestazioni, sull’inclusione e sulla tutela sociale, sul sistema dei diritti di cittadinanza, sul lavoro”.