L’Italia rischia di paralizzarsi per lo sciopero generale di oggi venerdì 28 settembre 2012. Si tratta di uno sciopero che riguarda il pubblico impiego ma non solo.

Uno sciopero che coinvolgerà pure i lavoratori dell’Università, della ricerca, dei Conservatori e delle Accademie. Lo sciopero del 28 settembre è stato indetto da CGIL e UIL ed è causato dalla volontà di protestare contro i tagli della spending review.

I sindacati chiedono un tavolo d’incontro con la Pubblica Amministrazione durante il quale confrontarsi e trovare più punti d’incontro.

Susanna Camusso: “Affamare la bestia, indebolirla, renderla inefficiente, comprimerne le potenzialità, destrutturarne la missione sono i tratti di unione che tengono insieme tutti i provvedimenti del governo sul lavoro pubblico”.

L’incontro a Palazzo Vidoni “é stato una replica del precedente, di cui non si comprende il senso”. Lo hanno spiegato in una nota Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civica, segretari Generali di Fp Cgil, Flc Cgil, Uil Fpl, Uil pa e Uil Rua.

Sul piede di guerra anche la CGIL scuola, secondo cui non sono accettabili i “tagli agli organici, ai finanziamenti, le soppressioni degli Enti, l’aumento delle tasse universitarie”.

“Sulla spending review – affermano i sindacalisti -, dagli esuberi ai percorsi di mobilità fino alla questione dei precari a rischio cessazione, il governo e il ministro Patroni Griffi mantengono la totale rigidità, prescindendo dalle pesantissime ricadute sul fronte occupazionale e della tenuta dei servizi ai cittadini”.

Secondo il sindacato sino tutte dimostrazioni che “la ricerca, l’istruzione, l’alta formazione vengono viste non come motori di sviluppo per il Paese, ma come zavorra da tagliare” per via di “una idea classista della conoscenza, ad appannaggio di pochi e subordinata alle scelte dei potentati economici”.

Chi rischia di rimetterci in questo sciopero? Sicuramente coloro i quali avranno bisogno degli uffici statali, come anagrafi e servizi pubblici. Si teme anche per il trasporto pubblico ma la sensazione è che non dovrebbero esserci troppi disagi in questo senso.

Anche i medici partecipano allo sciopero dei servizi pubblici: “Vanno fermati i tagli alla sanità – ha affermato Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici –, arrivati con Tremonti e Monti a circa 22 miliardi nel triennio 2012-2014 e la svalutazione del merito professionale, subordinato alla cattiva politica partitica regionale, come prevista nel decreto sanità.

Per il momento lo sciopero di Atac di Roma e Atm di Milano sembra rimandato al 2 ottobre 2012. Regolari anche le lezioni della scuola con lo stop previsto solo per il 12 ottobre 2012.

Qualche disagio in più si prevede per Roma, dal momento che ci sarà una manifestazione di protesta con corteo che potrebbe creare disagi al traffico: il corteo partirà alle ore 9:00 da Piazza Esedra e terminerà in piazza Santissimi Apostoli per i comizi finali, con il leader della CGIL Susanna Camusso e della UIL Luigi Angeletti.