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Abolizione Province: criteri e decisioni

Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legge sulla spending review, in seguito a una riunione di quasi sette ore. Una delle decisioni più importanti riguarda il taglio delle province. Il decreto consta di 23 articoli nella sua versione finale. Il governo ha infatti aggiunto sei articoli per anticipare il taglio delle province nel decreto.

Monti ha spiegato che il risparmio della spending review “sarà di 4,5 miliardi per 2012, di 10,5 miliardi per 2013 e 11 miliardi per il 2014″. Sono più di 500 milioni già stanziati per il terremoto e Monti ha spiegato che grazie alla, ” spending review garantirà 1 miliardo nel 2013 e 1 miliardo nel 2014″.


Uno dei temi caldi è quello dell’abolizione delle province: “E’ stata ridisegnata l’architettura istituzionale dello Stato sul territorio. L’Italia, con il taglio delle Province, compie una vera e propria svolta nell’assetto dello Stato. Basta con i microfeudi”. Lo ha detto il ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi commenta il dimezzamento delle Province, previsto dalla spending review. Si compie così un lungo dibattito che si era sviluppato nel Paese e “l’operazione non rappresenta un allontanamento dello Stato dal territorio, ma permette di eliminare costosi doppioni”.

“Abbiamo tagliato i rami secchi, non la spesa”, ha detto Severino nella conferenza stampa al termine del CdM. “Sarebbe stato un atto di egoismo e localismo voler tenere il tribunale sotto casa”, ha affermato Severino. “Il trasferimento del personale dai tribunali aboliti avverrà in 18 mesi. Per gli edifici, in 5 anni”. “UDi questa riforma si parlava da anni. Nessuno si immaginava che l’avremmo fatta”. “Il provvedimento è stato approvato in CdM all’unanimità”. “Spero ora in Parlamento di convincere la maggioranza”. “Ho stabilito criteri precisi per le modifiche, perché non si apra un ‘mercatino’ dei tribunali”, ha concluso Severino.

Confermato il taglio del 20% dei dirigenti e il 10% del personale della P.A. Soppresso l’Inran, istituto nutrizione.

Si comincerà nel 2013 e saranno praticamente dimezzate, diventando non più di 50. Da capire quali saranno i criteri per stabilire quali saranno gli enti locali.

Verranno decisi dal Consiglio dei Ministri entro dieci giorni. In linea generale i criteri principali riguarderanno popolazione ed estensione, cosa che dovrebbe far rientrare tra le province da abolire anche quella di Bari.

La definizione esatta dei parametri per territorio e popolazione sarà completata entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con provvedimento del Cdm. Saranno comunque esclusi dall’accorpamento o riduzioni i Comuni capoluoghi di Regione. Poi entro il primo gennaio 2014 sono istituite 10 “città metropolitane”: Roma, Torino, Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze, Bari ,Napoli e Reggio Calabria.Abolizione Province: criteri e decisioni