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Cecchi Paone: i nomi dei metrosexual in nazionale

Cecchi Paone: i nomi dei metrosexual in nazionalePrima lo scandalo scommesse, poi lo scandalo sulle tendenze sessuali. L’avventura della nazionale italiana agli Europei non riesce proprio a concentrarsi sul calcio, e per fortuna che l’esordio contro la Spagna ha messo a tacere le critiche di chi giudicava la squadra di Prandelli inadeguata

A complicare il clima ci ha pensato Cecchi Paone, giornalista gay dichiarato da diversi anni che ai microfoni della Zanzara lunedì aveva detto: «Nella nazionale di Prandelli ci sono sicuramente due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual».

Come sa Cecchi Paone quali siano le tendenze dei giocatori? «Ho avuto una relazione con uno di questa nazionale, e lui mi ha detto chi è l’altro. Per questo so che sono due».

Più chiaro di così. Non solo. Se sulle tendenze sessuali dei giocatori Cecchi Paone aveva taciuto i nomi, sui tre metrosexual azzurri, «quei maschi al momento interessati solo alle donne ma che hanno una cura di se stessi, del corpo e dei particolari più tipica di un bisessuale o di un omosessuale», non aveva avuto paura a fare nomi: Sebastian Giovinco, Riccardo Montolivo e Ignazio Abate.


Ieri un giornalista in conferenza stampa aveva stuzzicato Antonio Cassano sull’argomento, che ingenuamente è caduto nel trappolone. Prima ha messo le mani avanti spiegando di non volersi sbilanciare sull’argomento convinto di ricevere in cambio solo attacchi,, ma poi non aveva resistito con frasi poco politically correct: “Se ci sono froci non lo so, spero di no. Problemi loro”.

Apriti cielo, con proteste e accuse sdi omofobia che hanno costretto la nazionale a emettere un comunicato di scuse: «L’omofobia è un sentimento che non mi appartiene, non volevo offendere nessuno e non voglio assolutamente mettere in discussione la libertà sessuale delle persone. Mi dispiace che le mie dichiarazioni abbiamo acceso polemiche e proteste tra le associazioni gay.

Ho solo detto che è un problema che non mi riguarda e non mi permetto di esprimere giudizi sulle scelte di altri, che vanno tutte rispettate».

Insomma tutto rientrato. Ma la curiosità popolare resta, e scommettiamo che domani durante Italia-Croazia i molti saranno più impegnati a immaginare le tendenze sessuali degli 11 in campo che a fare il tifo per la nazionale.