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Sciopero bisarche: le date del blocco

Nuovo sciopero dei tir in Sicilia. Ancora proteste e polemiche arrivano da parte del Movimento dei Forconi. Lo sciopero delle bisarche e dei tir andrà dalla mezzanotte di domenica 27 fino alla mezzanotte del 31. A favore del blocco sono le principali associazioni degli autotrasportatori siciliani.

Sciopero bisarche: le date del bloccoDall’Aitras all’Aias, dall’Assiotrat all’Assiotrasport. Il trasporto delle merci subìrà nuovamente un blocco di quattro giorni. E’ di nuovo allarme. Il precedente sciopero causò numerosi disagi in tutto il Paese.

“La decisione – si legge in un comunicato congiunto – è stata presa all’unanimità […] dopo avere appreso che il Governo nazionale e quello regionale non hanno prodotto nessun risultato positivo per la categoria, dopo le promesse fatte durante il fermo di gennaio”.

Sul sito ufficiale del Movimento dei Forconi si legge: “Dopo aver bruciato montagne di partite Iva davanti la Camera di Commercio di Ragusa i Forconi durante l’incontro con il prefetto di Catania, Francesca Cannizzo, hanno annunciato che dal prossimo 28 scatteranno presidi simili a quelli del gennaio scorso”.


L’Aitras in una nota scrive: “Ci risiamo. Dopo la proclamazione del fermo programmato per la fine di maggio, il solito personaggio, paladino (a suo dire) degli autotrasportatori, Paolo Uggè, con l’Unatras, hanno iniziato la campagna diffamatoria nei nostri confronti per cercare di fare desistere gli autotrasportatori ad aderire alla nostra protesta.

Le affermazioni sono sempre le solite: il Governo non può fare
nulla, la protesta è strumentale, che qualcuno vuole solo cavalcare il
malcontento della categoria, ecc..eccc..

Io non voglio elencare tutti i problemi della categoria, ma almeno quelli degli autotrasportatori siciliani, che da due anni attendono le somme dell’ecobonus, non frutto di speranze campate in aria, ma di decreto ministeriale a cui sono seguite decine di migliaia di istanze per il 2010, e di rassicurazioni per il 2011, non ultime quelle del fermo di gennaio di quest’anno”.

“Invito l’Unatras ad unirsi a noi nella protesta, perchè è giusta e legittima, e non venirci sempre contro per partito preso, senza guardare alle ragioni della protesta”.

Assologistica (associazione italiana imprese di logistica, magazzini generali e frigoriferi, terminal operators portuali, interportuali ed aeroportuali) afferma: “irricevibile ed incomprensibile, data la gravissima crisi economica e la forte sofferenza dei traffici commerciali domestici ed internazionali.

L’autotrasporto ha innanzitutto bisogno di lavorare così come le imprese committenti, in modo soprattutto continuativo, ma questo è ottenibile solo a condizione che i prezzi dei servizi siano di mercato e non di tabelle, che non corrispondono alla realtà delle imprese e della concorrenza”.

L’associazione poi fa una richiesta al Governo “è quella di ristabilire gli equilibri per consentire a tutti di lavorare e non di chiudere”.