Intrattenimento

Caso Ruby: Berlusconi smentisce i travestimenti

E’ ripreso oggi a Milano il processo contro l’ex presidente del Consiglio (dimissionario) Silvio Berlusconi nell’ambito del cosiddetto caso Ruby. Ricordiamo che il Cavaliere deve rispondere delle accuse di concussione e di prostituzione minorile, reati entrambi legati alla figura dell’allora minorenne marocchina Ruby Rubacuori (nome d’arte. La concussione è riferita alla ormai celebre telefonata di Silvio Berlusconi in Questura con la quale chiedeva l’immediato rilascio della ragazza (ottenuto) spacciandola per la nipote di Mubarak, cosa non vera.

Il reato di prostituzione minorile si riferisce invece ai presunti incontri sessuali dello stesso premier proprio con Ruby all’epoca in cui la ragazza era minorenne, nell’ambito dei cosiddetti festini del Bunga Bunga. proprio n merito a questi festini, di cui tanto si è scritto e parlato, ci sono novità riguardo le modalità con cui si svolgevano e riguardo a particolari ‘di colore’ che vengono fuori nelle ultime ore. Si parla in particolar modo di travestimenti da parte delle ragazze che prendevano parte alle feste del premier.


Berlusconi ha specificato che non avveniva nessun travestimento da suora per le ospiti di Silvio Berlusconi ad Arcore, ma venivano indossati “abiti neri con gioielli” ricevuti i”n dono da Gheddafi”. Silvio Berlusconi smentisce così alcune ricostruzioni fatte dalle stesse ragazze che avevano parlato di richieste particolari del premier riguardo i travestimenti. Pare che qualcuna si travestisse addirittbunga bunga Ruby Berlusconi burlesque suora travestimentiura da Ronaldinho, asso brasiliano allora al Milan per il quale Berlusconi ha sempre avuto un debole (calcistico) particolare.

Berlusconi ha spiegato di avere in guardaroba “almeno 60 abiti regalati dall’ex leader libico: “Me li fece arrivare con un container senza dirmi nulla”.

Sulla telefonata in questura fatta per far rilasciare Ruby e per farla affidare la sera tra il 27 e il 28 maggio 2010 alla consigliera regionale Pdl Nicole Minetti: “E’ stato mio dovere fare quella telefonata dal momento che pensavo che quella ragazza fosse la nipote di Mubarak”. Berlusconi ribadisce la totale assenza di corrispettivi economici dati alle ragazze in cambio della loro presenza e di favori sessuali: “In vita mia non ho mai pagato nessuna donna per fare sesso”.