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Sciopero benzinai: rinviata decisione data

Lo sciopero dei benzinai si farà, questo è certo, ma le associazioni di categoria hanno deciso che riunirsi domani per decidere le date di uno stop che causerebbe ulteriori disagi all’Italia, in un momento delicato come questo, sarebbe stato un gesto che avrebbe probabilmente provocato l’effetto contrario, facendo passare chi protesta dalla ragione al torto.

E così la riunione che si sarebbe dovuta tenere a Roma domani è stata rinviata a data da destinarsi. La volontà di effettuare lo sciopero è sempre in piedi, ma per il momento non si sa quando inizierà e quali modalità avrà.

Uno sciopero se vogliamo nato sotto una cattiva stella, perchè viene annunciato ormai da settimane ma per varie motivazioni non riesce a trovare collocamento. Prima c’è stato il rinvio a causa del blocco Tir che aveva già di fatto costretto molti distributori a chiudere per mancanza di rifornimento carburante. Adesso la situazione maltempo che ha letteralmente messo in ginocchio l’Italia e che ha giustamente suggerito ai sindacati di aspettare un po’.

Questo il comunicato della Faib: “In considerazione della difficile situazione dei trasporti viari causato dalle eccezionali condizioni meteorologiche di questi giorni, il Coordinamento Nazionale Unitario di Faib Confesercenti e Fegica Cisl ha deciso di rinviare l’Assemblea nazionale dei propri gestori che si sarebbe dovuta tenere domani, 7 febbraio, a Roma in Piazza Montecitorio presso la sala Capranichetta.


Il Coordinamento Faib/Fegica si riserva, alla luce dell’evoluzione delle criticità riscontrate sulle reti di trasporto, di individuare una nuova data per la realizzazione del suddetto evento che, nelle previsioni, avrebbe dovuto assumere ulteriori decisioni riguardo allSciopero benzinai: rinviata decisione datae agitazioni decise dalla categoria, a sostegno della richiesta avanzata a Governo e Parlamento di una più decisa azione di liberalizzazione per la distribuzione carburanti”.

Lo sciopero, lo ricordiamo, dovrebbe comunque avere durata di dieci giorni non consecutivi. Vista l’importanza del servizio erogato a livello sociale ed economico, infatti, uno stop di più di tre giorni della categoria sarebbe illegittimo. La volontà dei sindacati è quella di realizzare uno sciopero di dieci giorni non consecutivi, molto probabilmente scaglionati in turni di tre giorni ciascuno intervallati da un paio di settimane di pausa. Ma sono modalità ancora da stabilire, unitamente alle date di inizio e di fine.