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Etna: eruzione 2012 video, ultime notizie

Ecco che l’Etna festeggia l’arrivo del nuovo anno. Parliamo quindi della prima eruzione del 2012 del vulcano siciliano. Nell’anno precedente ci sono state ben 18 eruzioni.

Il tutto è avvenuto ieri sera. L’eruzione ha investito il cratere di sud-est ed è durata per tutta la notte. E’ terminata circa alle 9 di oggi 5 gennaio 2012.

Esplosioni e fontane di lava. Questo è quanto hanno visto i cittadini della zona. Uno scenario indescrivibile. Qui sotto un video tratto dal web che ne ripropone una parte.

L’eruzione dell’Etna ha inoltre causato disagi all’aeroporto internazionale Fontanarossa di Catania. Qui infatti alcuni voli sono stati bloccati a causa della vasta nube di cenere vulcanica.

Il forte vento ha portato per chilometri il fumo di cenere verso sud-est.

I ricercatori dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia di Catania hanno spiegato che : “ad alta criticità e nella zona sommitale”. Questa eruzione è di tipo “stromboliano” e cioè caratterizzata da esplosioni, fontane di lava, emissione di cenere nera e la fuoriuscita di una colata.

La colonna di cenere era alta più di 5000 metri. Uno spettacolo impressionante. L’eruzione è iniziata alle ore 4,34 di notte.


Gli ultimi aggiornamenti riportano che è tornata regolare l’attività all’aeroporto di Catania.

I ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno affermato che l’attività stromboliana dell’Etna è cessata alle ore 9.27 di oggi.

L’Etna sorge a ovest della costa orientale della Sicilia, entro il territorio della Provincia di Catania.

Sul sito ufficiale INGV si legge: “Nelle ore mattutine del 5 gennaio 2012 il Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna ha prodotto un nuovo episodio eruttivo parossistico, dopo un intervallo di quiete di 50 giorni (l’episodio precedente era avvenuto il 15 novembre 2011)”.

“L’evento, che è stato preceduto da diverse ore di deboli esplosioni stromboliane all’interno del cratere, ha ripetuto in molti dettagli glEtna: eruzione 2012 video, ultime notiziei episodi precedenti.

Inoltre, l’intensa ricaduta di materiale piroclastico sui fianchi del cono ha generato dei piccoli flussi piroclastici, che hanno invaso terreni coperti di neve, provocando violente interazioni esplosive.

La ricaduta di cenere e lapilli ha interessato maggiormente il settore meridionale del vulcano”.