Potrebbe essere una giornata importante quella di oggi per lo sport italiano e per la storia recente del calcio e dei nostri stadi con la decisione del Consiglio di Stato, che avrebbe accolto l’appello presentato dal Codacons e da Federsupporter di ritenere la tanto criticata Tessera del Tifoso “illegittima in quanto può rappresentare una pratica commerciale scorretta”.

Un punto a favore dei detrattori di una tessera che nelle decisioni del Ministero dell’Interno doveva servire a evitare frequentazioni dello stadio in contrasto con la sicurezza e l’ordine pubblico. Nelle scorse settimane, il Tar del Lazio aveva respinto il ricorso presentato contro il provvedimento della Tessera. Decisione del tutto opposta a quella del Consiglio di Stato che adesso accetta l’appello delle associazioni dei consumatori cambiando lo stato delle cose.

Codacons e Federsupporter sostengono che il metodo stabilito per ottenere la tessera del tifoso fosse illegittimo, considerato che costringe i tifosi ad acquisire una carta di credito ricaricabile, circostanza che potrebbe “condizionare le scelte economiche dei tifosi/consumatori”.

Secondo il Consiglio di Stato effettivamente la richiesta è degna di considerazione dal momento che “l’abbinamento inscindibile (e quindi non declinabile dall’utente) tra il rilascio della tessera di tifoso e la sottoscrizione di un contratto con un partner bancario per il rilascio di una carta di credito prepagata potrebbe condizionare indebitamente la libertà di scelta del tifoso-utente e potrebbe pertanto assumere i tratti di una pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del consumo”.

Il prossimo passo adesso vedrà il Tar del Lazio fissare una nuova udienza in modo da poter discutere nel merito il ricorso presentato da Codacons e Federsupporter. Insomma non è ancora chiaro come andrà a finire, ma certo da oggi la tessera del tifoso ha basi un po’ meno solide e le contestazioni negli stadi da parte delle tifoserie organizzate certo saranno ancora più forti e motivate.