Medicina

Liberalizzazione farmaci fascia C: è bufera

E’ sempre più tesa la questione relativa alla decisione da parte del Governo Monti di consentire la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C, per i quali è prevista la ricetta medica ma che non sono rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, fuori dalle farmacie.

Una questione che ha portato diversi partiti del centrodestra come Pdl e Lega , ad effettuare una interrogazione al Parlamento europeo. Le farmacie sono pronte a dare battaglia sulla questione. Insomma la vendita di questa categoria di farmaci nelle parafarmacie o nelle catene di grande distribuzione come gli ipermercati proprio non va giù.

Ma il clima teso è reciproco, considerato che le stesse parafarmacie non ci stanno e annunciano querele contro Fofi e Federfarma per “procurato allarme e falso ideologico”. Questo il comunicato di Federfarma sul sito ufficiale:

In un’interrogazione presentata alla Commissione europea, il Presidente dei deputati del PDL al Parlamento europeo, on. Mario Mauro, chiede “di verificare se le misure proposte dal Governo italiano in merito alla liberalizzazione della vendita dei farmaci nella grande distribuzione e nelle parafarmacie è compatibile con la tutela della salute del consumatore, soprattutto in merito ai farmaci di fascia C che necessitano non solo di una prescrizione medica, ma anche di una particolare attenzione nella loro assunzione.”

Il deputato osserva che “la preoccupazione riguarda soprattutto la garanzia del massimo livello di tutela della salute dei cittadini e dell’indipendenza economica e tecnica del professionista impegnato nel campo della salute.”


Queste misure – prosegue l’on. Mauro – metterebbero l’Italia nelle condizioni di essere l’unico Paese al mondo in cui non vi è l’esclusività della dispensazione del farmaco con ricetta in farmacia.
Analoghe interrogazioni risultano presentate al momento dall’on. Sergio Silvestris (PDL) e dall’on. Antonello Antinoro (UDC).