Condono: edilizio e fiscale, scontro al Governo
E’ bagarre in merito al tanto discusso tema del condono. In merito al decreto Sviluppo e sull’idea di inserire il condono edilizio e fiscale si spacca la maggioranza. Dopp le diatribe in merito alla Manovra Finanziaria 2011, altro terreno di scontro tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il ministro del Tesoro Giulio Tremonti, sempre più separati in casa.
A questo punto sembra inevitabile che qualcosa accada nei prossimi giorni, e in ogni caso si tratterà di scossoni forti. L’ipotesi più probabile è che Berlusconi e il Pdl si liberino di Tremonti. Altrimenti c’è il serio pericolo che lo stesso Tremonti e la Lega, ce continua a difenderlo, facciano cadere il Governo. Proprio il ruolo della Lega sembra decisivo per capire come andrà a finire una partita tesissima. Dalla parte di Berlusconi c’è sicuramente il ministro della Difesa La Russa: “Bisogna vedere – dice – se i benefici superano i rilievi di Tremonti”. Insomma è guerra aperta.
Berlusconi: “Tremonti ha assunto una posizione ideologica sul condono, ma si dovrà ricredere”. Berlusconi è convinto che si tratti di una mossa fondamentale per incassare subito liquidità, nonostante non sia una mossa popolare: “Se facciamo il condono fiscale, se lo uniamo magari a una sanatoria sui piccoli abusi edilizi e diamo una scossa all’economia, vi assicuro che le prossime elezioni le rivinciamo noi”. Ma se da un lato si guadagnerebbero i voti dei beneficiari del condono, dall’altro si potrebbero perdere quelli di coloro i quali sono indignati dall’idea del provvedimento. E non sono pochi.
alex: condono tombale.
I tre condoni precedenti hanno creato una tale burocrazia che oggi si trovano aggrovigliati in quelle pratiche gli eredi e/o nuovi acquirenti che non hanno conoscenza degli abusi commessi dai loro predecessori! Si parla di una nuova proposta di condono che ,se sarà simile ai precedenti ,consiglio agli abusivisti di pensarci due volte prima di presentare l’autodenuncia. Occorre a mio avviso una legge che chiuda definitivamente le vecchie pratiche di condono ,se in regola con l’oblazione pagata a favore dello Stato. Il nuovo condono dovrà essere tombale e cioè con il pagamento della oblazione si devono estinguere tutti i reati non solo urbanistici ma anche per tutti i vincoli esistenti sull’abuso. Non è vero che i comuni ci rimettono perché chi ha aderito ai condoni precedenti ,oltre alla oblazione a favore dello stato hanno pagato per la sanatoria gli oneri concessori di urbanizzazione primaria e secondaria , il danno ambientale, e altre sanzioni …! La verità è che i comuni sino ad oggi non hanno speso un euro per le opere di urbanizzazione dirottando i suddetti oneri per altre cose . Si potrà dare un certo tempo ai comuni di individuare quei veri scempi edilizi non sanabili a condono e quindi abbatterli senza indugio!! Occorre inoltre liberalizzare i piccoli interventi sul territorio come la ordinaria e straordinaria manutenzione,il restauro e la ristrutturazione edilizia a parità di volumi (art3 del DPR 380/2001con obbligo di adeguare gli strumenti locali) ,solo cosi si potrà dare una spinta alla economia e ridurre drasticamente le domande di condono. Non è una questione di etica ma di coraggio di guardare la realtà del paese. Il condono edilizio ha caratteristiche completamente diverse dagli altri condoni e non si comprende perché il potere lo accomuna con quello fiscale e previdenziale . Molti si scandalizzano per la parola “condono” ma allora usate altri termini come “prescrizione,indulto, amnistia … ecc.” Cari politici se siete mal consigliati dai vostri esperti perché non imitate gli altri paesi europei (es. Germania) dove gli strumenti urbanistici sono snelli e non onerosi e soprattutto a servizio del cittadino? Io sono un cittadino europeo e come tale voglio essere trattato !!