Incidente nucleare Francia: aggiornamenti e situazione in Italia
La precisazione da parte delle autorità francesi che l’incidente di ieri alla centrale di Marcoule è stato industriale e non nucleare rassicura fino a un certo punto i detrattori di questo tipo di impianti. La notizia di un’esplosione di una centrale nucleare (si è in realtà poi saputo che le fiamme riguardavano un sito di stoccaggio e non i reattori) ha fatto correre un brivido lungo a schiena agli italiani che hanno vissuto per qualche ora l’incubo di Fukushima a pochi passi da casa nostra. E sì perchè in linea d’aria con la centrale nucleare francese ci sono città come Torino che distano poco più di 250 chilometri.
La conferma che la scelta di non avere centrali in Italia limita fino a un certo punto la pericolosità delle stesse, perchè comunque il nostro Paese ne è circondato (e se ne serve per l’energia) e in caso di incidente non sarebbe esente da contaminazione. L’incidente ha provocato un morto e quattro feriti, ed è stato chiuso già nel pomeriggio di ieri, poche ore dopo l’incendio divampato qualche minuto prima di mezzogiorno. La vittima è stata trovata carbonizzata. I vigili del fuoco hanno provveduto subito a erigere protezioni intorno al sito per evitare eventuali dispersioni radioattive, ma il tutto si è rivelato fortunatamente inutile. La paura resta, come la convinzione che questa volta si è trattato di un incidente industriale e non nucleare, la prossima volta chissà.
si ma è solo la distanza ad averci salvato da cernobyl o fukushima……meglio al confine che in casa…..i danni aumentano con la vicinanza meglio 300 km che 30 km…..