Nei prossimi giorni le indagini sull’omicidio di Melania Rea potrebbero arricchirsi di nuovi elementi grazie all’audizione di Ludovica Perrone, soldatessa amante di Salvatore Parolisi. Nonostante sia particolarmente coinvolta nella vicenda, Ludovica non è mai stata presa in considerazione come potenziale responsabile del delitto, avendo un alibi di ferro.

Ma certamente costituisce un perno della vicenda fondamentale, considerato che secondo gli inquirenti il movente passionale è uno dei più probabili. Salvatore Parolisi subiva da tempo pressione perchè lasciasse la moglie Melania Rea. Emerge chiaro dalle intercettazioni e dai messaggi che i due amanti si

scambiavano su Facebook che Ludovica avesse messo alle strette il caporal maggiore: o chiudeva in tempi brevi il matrimonio con la moglie, o la loro storia d’a

more sarebbe naufragata. Va detto che Ludovica non ha mai fatto alcun riferimento a metodi estremi per risolvere la faccenda, ma le pressioni fatte all’amante potrebbero aver involontariamente innescato un meccanismo perverso nel militare.

Le sue dichiarazioni agli inquirenti potrebbero essere dunque importanti per comprendere cosa c’era nella testa di Parolisi nei giorni precedenti all’omicidio. Le indagini sembrano essere a un punto fermo, nonostante Parolisi sia l’unico indagato e in carcere per un’ordinanza di custodia cautelare. Ma al momento nessuna prova certa sembra in grado di dimostrare senza alcun dubbio che sia stato lui a uccidere l’ex moglie. Gli inquirenti sono ancora al lavoro per ricostruire una vicenda nella quale ci sono molti indizi ma ancora nessuna certezza.