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Grattachecca tra le domande del quiz alla Sapienza: è bufera

Grattachecca tra le domande del quiz alla Sapienza: è bufera

Grande polemica per la domanda relativa ai i gusti della gelateria «grattachecca di Sora Maria» selezionati come una delle domande dei test d’ammissione per le professioni universitarie.

Il test, che secondo i responsabili non era di cultura generale ma di logica, chiedeva: «Nei pressi del noto Liceo Tacito di Roma si trova la “grattachecca di Sora Maria”, molto nota tra i giovani romani. Sapresti indicare quali sono i gusti tipici serviti? Menta, limone, amarena, cioccolato…». Chi non ha compreso il senso della domanda, ha pensato a una domanda assurda, promettendo ricorso.

I più contenti della situazione sono i responsabili proprietari del chioschetto in questione, che esiste davvero e che hanno avuto una pubblicità gratuita che mai avrebbero sognato.

Sul piede di guerra il Codacons, che pensa a una class action contro il numero chiuso alle università, facendo leva sull’assurdità di una domanda che nessuna preparazione e nessuno studio avrebbe potuto consentire di conoscere: è «la prova del nove che conferma la necessità di eliminare i test di ammissione». «È assurdo, infatti, che il Governo voglia modificare l’art. 41 della Costituzione sulla libera iniziativa economica e poi impedisca il libero accesso alle professioni», spiega l’associazione.

Ricorso promesso anche dall’Udu annuncia il ricorso. «Sembra una barzelletta, invece purtroppo così non è. Da anni l’Udu lotta contro il sistema del numero chiuso, in quanto metodo iniquo di sbarramento a priori all’accesso al sapere. Inoltre, come sindacato universitario, abbiamo sempre denunciato che i test non hanno nessun valore di selezione e che spesso le domande presentano errori o vertono su argomenti al limite dell’assurdo. Ne è questo un chiaro esempio: come si può pensare che per accedere alla formazione di una professione sanitaria si debbano sapere le specialità di un chiosco romano?».

Il rettore dell’università Sapienza di Roma, Luigi Frati rimanda al mittente le polemiche e difende la legittimità della scelta fatta_: «Se l’Udu vuole presentare un ricorso faccia pure, tanto lo fa ogni anno, non c’è problema. Quella inserita nei test di accesso non è una domanda su chi è la signora Maria, ma una domanda di logica».