Abolizione province: cosa cambia e cosa prevede la Manovra 2011
L’abolizione delle province è uno dei punti più rivoluzionari della nuova Manovra Finanziaria 2011. Da tempo si pralava della possibilità della soppressione di questi enti territoriali ritenuti superflui e costosi, e dunque la decisione del Govenro Berlusconi ha riscosso più di un plauso.
Ma il punto più importante della Manovra Finanziaria 2011 riguarda certamente l’obettivo finale e il risultato complessivo, quello del pareggio di bilancio entro il 2013. Nel testo si legge che . “Il bilancio dello Stato rispetta l’equilibrio delle entrate e delle spese. Non e’ consentito ricorrere all’indebitamento, se non nelle fasi avverse del ciclo economico nei limiti degli effetti da esso determinati, o per uno stato di necessita’ che non puo’ essere sostenuto con le ordinarie decisioni di bilancio”.
Riguardo le province, come detto, molti sono stati i pareri favorevoli. A questo si aggiunge quello del sindaco di Roma Alemanno, anche se con qualche riserva da sciogliere solo una volta che si comprenderanno con precisione le modalità di questa nuova configurazione: “Il Governo ha fatto un passo importante col provvedimento di abolizione delle province: mi auguro si tratti di abolizione degli enti provincia e non della loro unita’ territoriale, ovvero abolizione dei Consigli provinciali, delle Giunte e dei presidenti che effettivamente sono superiori alle necessita’ del territorio”. E’ quanto ha dichiarato questa mattina, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine delle celebrazioni per l’8 settembre. Secondo Alemanno, il risparmio ottenuto dalla cancellazione degli enti provinciali deve “portare a trovare risorse per i servizi essenziali dei cittadini”.