Infarto: prevenirlo camminando velocemente
Secondo un recente studio italiano ICAROS (the Italian survey on CArdiac Rehabilitation and Secondary prevention after cardiac revascularization) sembrerebbe che per prevenire e ridurre il rischio di un infarto sia necessario camminare a passo svelto in modo frequente. Gli studiosi hanno esaminato un campione di circa 1440 pazienti. I risultati ottenuti sono rivoluzionari.
Sembrerebbe infatti che fare attività fisica o anche semplicemente fare una passeggiata ogni giorno, riduce del 25% la probabilità di un secondo evento cardiaco. Marino Scherillo, il presidente ANMCO dichiara: “Un impegno di 30 minuti per 4-5 volte alla settimana con un’intensità assimilabile a quella di chi è in ritardo per un appuntamento”.
“L’esercizio fisico migliora la capacità aerobica, ha effetti positivi sulla capacità lavorativa e riduce il rischio di nuovi infarti perché diminuisce la frequenza cardiaca aumentando allo stesso tempo la forza del cuore; inoltre, riduce i grassi nel sangue, ha effetti antipertensivi ed è un ottimo antidepressivo”.
” Non ci sono limiti di età per cominciare a muoversi di più, basta individuare i modi e i tempi giusti per ciascun paziente e seguire qualche precauzione nei soggetti più fragili. Inoltre, durante il percorso riabilitativo si aiuta anche il paziente ad astenersi dal fumo, a seguire un’alimentazione sana e ad assumere le terapie raccomandate. E in chi si attiene a tutte le componenti della riabilitazione i benefici quadruplicano”.
L’ANMCO ha di recente raccolto dati molto interessanti per lo studio ‘BLITZ4’ condotto in 163 centri cardiologici su 11.706 pazienti che avevano già subìto un infarto. Dopo l’attacco cardiaco, il soggetto migliora inevitabilmente il proprio stile di vita: evita di fumare, segue una dieta sana ed equilibrata, allontana lo stress e pratica una frequente attività fisica.
Dai dati emerge che 75% dei pazienti dopo un infarto smette di fumare e solo il 35% cammina per 30 minuti 3 volte alla settimana. Mentre il 25% dei pazienti non mangia frutta e verdura nemmeno una volta al giorno, invece solo il 45% mangia pesce 2 volte alla settimana e il 75% non lo consuma più di una volta ogni sette giorni.
Questi risultati sono stati presentati durante il convegno dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) a Firenze negli scorsi giorni. Insomma chi è stato vittima di un infarto o altre malattie cardiache deve frequentemente camminare o praticare uno sport. Solo così si può prevenire il rischio di un nuovo attacco cardiaco.
Oggi le malattie cardiache rappresentano di certo la prima causa di mortalità insieme ai tumori. In particolare le persone anziane devono camminare spesso e ogni giorno. Fare movimento aiuta l’organismo a mantenersi giovane e attivo e dunque a prevenire ogni tipo di patologia.