Il Giro d’Italia di quest’anno è ormai segnato in modo indelebile da un episodio che ha mosso gli animi di tutti. L’assenza del ciclista Wouter Weylandt si fa sentire sempre di più con il passare dei giorni. La quarta tappa, il tratto che va da Genova a Livorno, si è svolto in onore del ciclista del team Leopard Trek.

Weylandt ha avuto un grave incidente il terzo giorno della gara. Il ciclista ha sbattuto la testa e il volto violentemente contro un muretto. Il tutto è avvenuto nella discesa del Passo del Bocco, in località Mezzanego. Wouter ha avuto un impatto violentissimo che gli ha causato subito la morte. Il tutto è avvenuto ad una ventina di km dal traguardo (Rapallo).

Il violento incidente ha provocato nel ciclista gravi traumi, cranico e facciale e lesioni agli organi interni. Immediati sono stati i soccorsi da parte del team medico del Giro. Un altro dottore è arrivato in elicottero. Il ciclista ha subìto vari massaggi cardiaci e iniezioni di adrenalina ma non è servito a nulla. Secondo le ultime fonti sembrerebbe che il ciclista sia morto sul colpo.

La quarta tappa, Genova-Livorno (216 Km), è stata dedicata al 26enne belga che ha lasciato una moglie in attesa di un bambino. Una tragedia che entrerà sicuramente nei libri di storia del ciclismo. La partenza è stata segnata dal “Silenzio” suonato dalla fanfare dei bersaglieri.

Davanti alla partenza c’era il team lussemburghese. In onore del ciclista Weylandt lungo i 216 km della tappa, a turno, i vari team hanno viaggiato in prima fila, 10 km per ogni squadra. A tagliare il traguardo sono stati i compagni della Leopard Trek stretti in un abbraccio in linea e visibilmente commossi.

Un video commovente che mette bene in risalto lo stato d’animo dei colleghi di Weylandt.