Salute

Boom miopia in Europa: tecnologia danneggia occhi dei giovani

Boom miopia in Europa: tecnologia danneggia occhi dei giovani

Non è buona la situazione generale della vista dei giovani europei, considerato che secondo le statistiche la metà è miope. Un vero e proprio boom rispetto al passato che vede colpita soprattutto la fascia d’età “critica” tra i 25 e i 29 anni. La tecnologia in questo senso non aiuta, perchè al contrario dei genitori, a favorire l’invecchiamento degli occhi è soprattutto il tempo eccessivo passato dinanzi a uno schermo. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Ophthalmology, che ha evidenziato un notevole incremento dei casi di miopia nelle nuove generazioni.

Situazione critica in Asia, dove 8 giovani su 10 hanno bisogno delle lenti per vedere bene. Ma non è solo lo schermo, del pc e non solo, a provocare l’abbassamento della vista. Mediamente sono aumentati anche gli anni di studio, direttamente proporzionali all’aumento della miopia. E la sensazione è che con il passare del tempo le cose peggioreranno, se si pensa che già il grande schermo della tv o del pc ha fatto danni: adesso con il proliferare di tablet e smartphone, sempre più piccoli nelle dimensioni, è facile prevedere come le nuove generazione, che passano tanto tempo davanti a questi schermi durante il giorno, nei prossimi anni vedranno peggiorare la situazione. In questo senso dovrebbero intervenire i genitori, soprattutto dei bambini più piccoli, concedendo meno tempo possibile al giorno a smartphone, tablet e videogiochi portatili e non solo.

Le persone che hanno interrotto gli studi prima dei 16 anni hanno minore probabilità di diventare miopi. I giovani europei che continuano gli studi dopo i 16 anni sono aumentati nel corso delle generazioni, e se prima erano solo il 12% tra i nati del 1920, tra i nati nel 1960 sono diventati invece almeno il 33%. Katie Williams, coordinatrice dello studio e docente del Department of Ophthalmology del King’s College di Londra: “L’aumento dei casi di miopia rappresenta un problema di sanità pubblica considerando che anche i disturbi oculari legati a questo disturbo rischiano di moltiplicarsi: dal glaucoma alla cataratta fino alla degenerazione della retina”.

Lucio Buratto, direttore del Centro ambrosiano oftalmico di Milano: “Da un’indagine che ho condotto intervistando oculisti dei maggiori centri di cura di tutto il mondo è risultato che questo difetto della vista è in crescita ovunque. In Asia, non sappiamo bene perché, siamo arrivati all’80% dei giovani colpiti. Un fenomeno, quello asiatico, estremo, di cui ancora non conosciamo le cause precise. Sappiamo però che alle nostre latitudini non si raggiungeranno mai, fortunatamente, queste percentuali“. In Asia diverse ricerche hanno dimostrato che le classi di studenti che trascorrevano più tempo fuori, a parità di ore di studio, avevano meno componenti miopi. E allora spegnete il vostro dispositivo e quello dei vostri figli e correte fuori all’aria fresca.