Medicina

Musicoterapia per bambini: nuovi progetti 2013

Torna la musicoterapia “a far cantare” la Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale G.Salesi con un progetto della Fondazione Salesi “Musincanto”. Il progetto “Musincanto”, nato grazie al coinvolgimento della Fondazione dell’Ospedale Salesi, consiste nel portare la musica all’interno della Terapia Intensiva con la collaborazione di musicoterapisti professionisti.

L’obiettivo è quello di contribuire alla qualità dell’accoglienza e della permanenza dei pazienti e dei loro familiari in ospedale e migliorare le condizioni lavorative del personale sanitario. Già nel 2011 era stato avviamo un progetto sperimentale di musicoterapia al’interno della S.O.D. e, grazie alla Fondazione Salesi, sarà possibile ritornare a donare benessere alle tante famiglie ed agli operatori che sono presenti in questa delicatissima realtà. La musicoterapia è una tecnica che utilizza la musica come strumento terapeutico, attraverso l’ impiego dell’elemento sonoro, allo scopo di promuovere il benessere, non solo del paziente, ma di tutto l’ambiente che lo circonda.

Le musicoterapiste, Giovanna e Anna Maria, accompagnate e supportate dalla psicologa della Fondazione Salesi Eleonora, tutti i giovedì saranno presenti in Terapia Intensiva Neonatale per cantare dal vivo insieme alle mamme ed ai papà le ninne nanne e cantilene ai propri figli per stimolare la relazione ed il benessere “del e con” il loro piccolo. Infatti l’utilizzo della musica nei reparti di neonatologia mostra evidenze sempre maggiori di una efficacia di trattamento. Ci sono molti studi sull’applicazione della musicoterapia alla medicina e nello specifico alla neonatologia.

La musica, secondo alcuni studi, ridurrebbe nei bebè la sofferenza durante una serie di procedure mediche dolorose e li aiuterebbe a dormire meglio ed a mangiare di più, quindi a crescere più velocemente (conseguentemente ad essere dimessi prima dall’ospedale). La musica sembra avere inoltre effetti positivi anche su parametri fisiologici quali il battito cardiaco e la respirazione. Poichè gli studi sull’argomento hanno evidenziato che il bambino prematuro, visto il suo incompleto sviluppo del sistema uditivo, può essere infastidito dalle frequenze acute i musicoterapisti utilizzeranno esclusivamente la chitarra per accompagnare il canto delle mamme e una percussione dal timbro grave che ricordi il battito cardiaco materno. Gli studi hanno inoltre dimostrato che se il bambino, oltre ai rumori di monitor e macchinari, ascolta anche la voce della mamma crescerà meglio, più velocemente e con un sentimento di sicurezza più strutturato.

Dall’inizio del progetto nel 2011 si sono avuti dei risultati importantissimi riportati dai familiari e dal personale sanitario. Si sono evidenziati un rasserenamento dei familiari e dell’ambiente lavorativo,un rafforzamento del rapporto bambino-genitore, un abbassamento della frequenza cardiaca dei piccoli pazienti, maggior rilassamento e facilità all’addormentamento del bambino.
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Quest’anno la presenza delle musicoterapiste avrà anche un ulteriore obiettivo per migliorare ancor di più la qualità della vita dei piccoli degenti ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale, quello di svolgere una ricerca specifica in merito al sollievo dal dolore del bambino prematuro durante delle procedure “fastidiose” attraverso la musicoterapia. La Fondazione Salesi inoltre, per sostenere ancor di più le famiglie e migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza, intende creare un cd con tutte le ninna nanne e le melodie che verranno cantate con le musicoterapiste, così da accompagnare i genitori ed i piccoli bambini sia durante il periodo di separazione dovuto alla degenza che durante tutto il loro percorso di vita.