Carenza di vitamina E, i sintomi da non sottovalutare

La vitamina E protegge le cellule grazie alla sua azione antiossidante. In alcuni casi, però, possono verificarsi carenze con conseguenze per muscoli, occhi e sistema nervoso.

Quando i livelli si abbassano

Il fabbisogno giornaliero di vitamina E varia tra gli 8 e i 12 mg, quantità facilmente raggiungibile con una dieta equilibrata ricca di alimenti vegetali. Tuttavia, condizioni particolari possono compromettere l’assorbimento dei grassi e portare a deficit di questa vitamina. Malattie come la fibrosi cistica, il morbo di Crohn, l’abetalipoproteinemia o l’atassia ereditaria sono tra le principali cause. Negli adulti sani, invece, la carenza è rara, poiché l’organismo dispone di ampie riserve immagazzinate nel tessuto adiposo.

I segnali sul sistema nervoso e muscolare

Un livello insufficiente di vitamina E può manifestarsi con anemia emolitica lieve e disturbi neurologici aspecifici. Debolezza muscolare, difficoltà di coordinazione, formicolii e intorpidimento degli arti rientrano tra i sintomi più frequenti. In alcuni casi può comparire anche un calo della capacità visiva, legato a un indebolimento dei recettori della luce presenti nella retina.

Diagnosi e prevenzione

La carenza di vitamina E negli adulti è poco comune, ma nei bambini e nei neonati può rappresentare un rischio maggiore. Un semplice esame del sangue consente di verificare i livelli e, se necessario, valutare con il medico l’introduzione di integratori o un adeguamento della dieta. Con un’alimentazione varia e bilanciata, nella maggior parte dei casi, non è necessario ricorrere a trattamenti specifici.

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