Salute

Aspirina: presa ogni giorno previene il cancro

Prendere un’aspirina al giorno per cinque anni potrebbe aiutare a prevenire i tumori. Ma attenzione a non intraprendere terapie fai da te, perchè le dosi sono particolari e le controindicazioni dietro l’angolo. Lo sostengono alcuni ricercatori appartenenti a diverse università britanniche. Lo studio è stato condotto da Peter Rothwell della Oxford University. Pare che 75 mg al giorno di aspirina (dunque molto meno di una compressa classica che contiene 500) per almeno cinque anni porti a ridurre il rischio di morire per cancro del 20 per cento; per i tumori all’intestino si sale al 40 per cento; per il tumore ai polmoni del 30 per cento; per i tumori alla prostata si scende al 10 per cento; per l’esofago il dato più eclatante con il 60 per cento.

Lo studio è stato condotto su circa 25mila persone. Il trattamento con l’aspirina è durato tra i quattro e gli otto anni. Non ci sono differenze tra i pazienti, sia che siano uomini o donne o fumatori o non. Invece conta l’età: i benefici maggiori per gli over 65.

Peter Rothwell: «Questi risultati non significano che tutti gli adulti dovrebbero immediatamente iniziare a prendere aspirina, ma dimostrano sicuramente nuovi benefici che prima non erano stati rilevati».

Carlo La Vecchia, capo del Dipartimento di Epidemiologia dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano e professore associato di Epidemiologia all’Università di Milano: «Questo lavoro ribadisce e rinforza quanto sapevamo, cioè che l’aspirina a lungo termine protegge dal tumore del colon (per il quale ci sono i numeri più consistenti) e, con ogni probabilità, da altre forme di cancro. I primi dati sono emersi sin dagli anni ’80-’90, quando dell’aspirina si studiavano gli effetti sul sistema cardiovascolare e si iniziarono ad osservare effetti sulle malattie tumorali. Sono notizie importanti per tutti coloro che assumono l’aspirina come cardioprotettore; i benefici anticancro sono un’opzione da prendere in considerazione in alcuni casi, sempre tenendo conto degli effetti collaterali del farmaco a livello gastrico (aumenta il rischio di ulcera) e sulla coagulazione».