Salute

Svolta per il diabete di tipo 2: ora anche i medici di base possono prescrivere i farmaci

Importante novità per tutti i malati di diabete: anche i medici di medicina generale, e non più solo gli specialisti, potranno prescrivere il miglior trattamento possibile a tutti i pazienti con diabete di tipo 2. Trattamenti non più basati solo sulla correzione della glicemia, ma sulla prevenzione delle complicanze cardiovascolari e renali, gravi conseguenze tipiche di questa patologia.

Il plauso delle associazioni

L’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e la Società Italiana di Diabetologia (SID) accolgono favorevolmente l’approvazione della Nota 100, pubblicata oggi dall’Agenzia Italiana del Farmaco e già in Gazzetta Ufficiale

“Una buona notizia per tutte le persone con diabete di Tipo 2, per i loro familiari e i loro caregiver, ma anche un grande risultato per AMD e SID, che hanno a lungo sostenuto le scelte e le indicazioni descritte nella Nota 100 di AIFA e contribuito a validare sulla base di solide evidenze scientifiche i contenuti che sono alla base del nuovo provvedimento”.

Cosa cambia

“Si tratta di terapie dall’uso ormai consolidato, la prescrivibilità delle quali anche da parte dei medici di famiglia avvicina ulteriormente le persone con diabete alle cure e all’assistenza: un indirizzo – quello della crescente prossimità – ampiamente condiviso ed ancor più necessario al tempo della pandemia”, prosegue la nota che sottolinea come “sulla base di evidenze solide ed ormai incontrovertibili la Nota 100 estende e rende più facile l’utilizzo degli inibitori del SGLT2, degli agonisti recettoriali del GLP1 e degli inibitori del DPP4 nei pazienti adulti con diabete mellito Tipo 2”.

La Nota 100 estende alla Medicina Generale la possibilità di prescrivere in regime di rimborsabilità tre classi di farmaci anti-diabete caratterizzate da importanti vantaggi clinici.

Importante opportunità

“Questi farmaci hanno tutti un eccellente profilo di sicurezza e tollerabilità – scrivono – nonché di efficacia sul miglioramento del controllo metabolico. Inoltre, in particolare gli inibitori del SGLT2 e gli agonisti recettoriali del GLP1, risultano efficaci nel ridurre il rischio cardiovascolare ed il rischio di scompenso cardiaco, oltre a favorire un rallentamento della progressione del danno renale”.

“La Nota 100 – spiegano – specifica altresì che nei casi nei quali sia indicata la prescrizione di 2 di questi farmaci in combinazione, questa potrà essere rimborsata solo dietro prescrizione dei Centri di Diabetologia, e quindi degli specialisti, in capo ai quali resta la responsabilità di decidere in quali soggetti queste combinazioni siano di sicuro vantaggio”.

“Anche quest’ultima previsione trova il totale consenso di AMD e SID, e deve essere interpretata come la corretta applicazione da parte di AIFA non solo di un principio di cautela, ma anche di una giusta interazione fra i diversi livelli del Sistema, con il diabetologo ed i Centri di Diabetologia che devono ovviamente continuare a rappresentare il principale riferimento per la gestione e il trattamento dei casi più complessi”, concludono i diabetologi.