Medicina, Salute

Donazione organi: consenso sulla carta d’identità

Donazione organi: consenso sulla carta d'identità

Piccola ma grande svolta culturale e non solo per quel che riguarda la donazione degli organi. In futuro il consenso di ciascuno di noi verrà espresso sulla carta di identità, in modo che non ci siano più dubbi, in caso di decesso, sulla volontà di ciascuno di disporre l’espianto a favore di chi ne ha bisogno. Il consenso varrà anche per i tessuti. Un tema delicato e ancora controverso, che si pone a metà tra valori religiosi, paura e necessità di rendere disponibili, il più possibile, organi e tessuti di quanti possono donare dopo il decesso, in modo da poter salvare tante vite umane.

Il Garante della Privacy ha disposto che sarà possibile indicare direttamente sulla propria carta di identità la volontà di donare gli organi. Lo scopo è cancellare dubbi e discussioni sulla volontà di ciascuno di noi e anche di evitare problemi burocratici ai parenti. La decisione conferma quanto disposto in materia dalle linee guida emanate dal Ministero della Salute. In questo modo il Garante ha deciso di approvare una legge che dia una visione unica in materia di donazione di organi. La possibilità di esprimere il consenso informato presso gli uffici dell’Anagrafe che poidovrà comunicare al Sistema informativo trapianti la decisione e al successivo inserimento in una banca dati dei donatori alla quale i centri per i trapianti possono accedere.

Qualora si desideri cambiare idea, in un senso o nell’altro, sarà sufficiente recarsi presso la più vicina Asl, presso l’ambulatorio di un medico di base o presso un qualunque centro ospedaliero per comunicare la nuova decisione. Contestualmente alla decisione, il garante ha sottolineato che si tratta di “trattamenti di dati particolarmente delicati che attengono alle scelte più intime della persona”. Dunque ha sottolineato che i vari soggetti istituzionali coinvolti devono operare “nel pieno rispetto delle garanzie in modo tale che la volontà espressa dal cittadino sulla donazione sia correttamente raccolta e registrata. Dire sì o no alla donazione di organi rappresenta una facoltà e non un obbligo e solo su richiesta del cittadino la dichiarazione potrà essere riportata anche sul documento d’identità”. Il Garante ha anche sottolineato la necessità di “migliorare e rendere più sicure le modalità tecniche di trasmissione dei dati tra Comune e Sistema informativo trapianti, nonché di ridurre il numero di informazioni trasmesse (tra le quali i dati personali dell’operatore che raccoglie la dichiarazione), sostituendole con l’indicazione della sede e dello sportello comunale”.