Medicina

La sigaretta elettronica non aiuta a smettere di fumare

La sigaretta elettronica non aiuta a smettere di fumare

Sono passati diversi anni dalla messa in commercio della sigaretta elettronica, e chiunque può testimoniare che dopo un boom iniziale, durante il quale si vedevano svapatori praticamente ovunque, nei locali e per strada, la ‘moda’ sembra essere passata. Potrebbe anche essere colpa del fatto, come sostiene un recente studio, che la sigaretta elettronica non aiuta a smettere di fumare le sigarette classiche come si pensava in un primo momento.

A questo bisogna aggiungere il fatto che ad oggi, se è vero che non ci sono studi che sostengono che la sigaretta elettronica possa fare male, non ci sono nemmeno certezze che il vapore, chimico, sia totalmente innocuo. L’unica certezza, banale ma enorme, è che l’unico modo per non correre rischi è non fumare affatto. La scoperta dll’acqua calda direte voi, ma l’acqua calda ha cambiato il mondo: smettere di fumare potrebbe cambiare il vostro e quello di chi vi sta accanto. Secondo uno studio coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) pubblicato dalla rivista Plos One, la sigaretta elettronica è efficace solo se si è già smesso di fumare, mentre non sembra aiutare chi continua con le sigarette tradizionali.

Lo studio ha coinvolto un vasto numero di fumatori. Il team è arrivato a importanti conclusioni, dopo che gli specialisti italiani hanno preso in esame un campione di fumatori eterogeneo: in 236 erano fumatori di sigarette elettroniche ed ex tabagisti, mentre i fumatori tradizionali erano 491 e quelli che usavano tutti e due i tipi di sigarette 232. I soggetti sono stati monitorati per dodici mesi: quelli esaminati che avevano smesso di fumare sigarette tradizionali a favore di quelle elettroniche sono risultati il 61,9%, mentre dei fumatori di bionde solo il 20, 6% era riuscito a smettere. Per quanto riguarda quelli che fumavano sia sigaretta elettronica che sigarette, invece solo il 22% è riuscito ad arrivare all’astinenza dal fumo.

“I risultati finali di questa ricerca a cui hanno contribuito in egual misura diversi atenei italiani, sono attesi per il 2019 – spiega Walter Ricciardi, Commissario straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità e tra gli autori dello studio -. La sigaretta elettronica non serve probabilmente per smettere di fumare, tutt’al più può essere un’alternativa per gli ex fumatori a non tornare a fumare sigarette. Questi primi dati, inoltre – continua Ricciardi – ci dicono che, nel campione monitorato, si è dimostrata abbastanza sicura. Tra i fumatori di sigaretta elettronica, per ora, infatti, non si sono mostrati effetti avversi di rilievo”. “Si è visto – concludono gli autori – che l’astinenza o la cessazione dall’abitudine al fumo rimaneva significativa tra gli e-smokers, laddove l’aggiunta delle e-cig alle sigarette tradizionali non aumentava la probabilità di abbandonare le sigarette né di ridurne il consumo”.