Medicina

Medicine non convenzionali: cresce l’interesse delle Università

Le Università italiane dimostrano un sempre maggiore interesse nei confronti delle Medicine Tradizionali e Non Convenzionali (MT/MNC). E’ quanto emerge dallo studio, il primo del genere in Italia, svolto nell’ambito della prima edizione del Master in “Sistemi Sanitari, Medicine Tradizionali e Non Convenzionali” dell’Università di Milano- Bicocca, e pubblicato dalla rivista scientifica “Alternative & Integrative Medicine”.

Oggetto dello studio è stata l’offerta formativa in Medicine Tradizionali e Non Convenzionali proposta nell’Anno Accademico 2011-2012 dalle Scuole di Medicine Italiane pubbliche e private, inclusa la formazione post-lauream ad opera sia delle Scuole di Medicina, che della Facoltà di Farmacia e di quella di Medicina Veterinaria.maglietta-bambini-cuore


Complessivamente è stato indagato un “universo” composto da 37 Università pubbliche con 40 corsi di laurea in Medicina, 2 Facoltà in Torino e 3 in Roma, 3 Università private e la Fondazione Università di Mantova. In tutta Italia, nell’anno 2011- 2012 sono stati 9.500 gli studenti che hanno frequentato un corso di Laurea in Medicina, istituiti pressoché in tutta la penisola con le sole eccezioni di Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige e Basilicata. Numeri in calo costante negli ultimi anni, in linea generale, ma in controtendenza invece se si considerano gli iscritti a corsi di formazione in MNC.


La ricerca evidenzia come alcune Università italiane si stiano sempre più aprendo alle discipline mediche non convenzionali, cominciando così ad allinearsi alla prassi internazionale, dove l’insegnamento delle MNC all’interno del curriculum universitario è ormai diffuso da tempo. In particolare la formazione sulle MNC è strutturata con corsi di aggiornamento e master di cui ben 17 quelli attivi nel periodo della ricerca. Si tratta di master di I livello nel 40% dei casi e di II livello nel restante 60%. Il 50% dei master sono stati attivati in Lazio e Lombardia.

Tra i poli di eccellenza sul territorio nazionale c’è proprio l’Università Milano-Bicocca che promuove anche per quest’anno la nuova edizione del Master di I livello attivato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, in collaborazione con la Facoltà di Medicina e in partnership con GUNA, azienda leader in Italia nel settore delle medicine naturali e di origine biologica, le cui iscrizioni sono aperte fino a metà settembre, e per il quale sono previste borse di studio e facilitazioni.

Obiettivo del Master è quello di formare una nuova figura di medico, che sia in grado di integrare al meglio gli interventi farmacologici tradizionali, le medicine complementari di origine biologica e gli interventi non farmacologici per agire armonicamente sull’individuo tenendo conto dell’intera rete informativa che regola il buon funzionamento del corpo umano e dell’inscindibilità tra mente umana e organismo biologico.

“E’ fondamentale ragionare sui percorsi formativi universitari in grado di creare professionalità adeguate alle richieste di salute della cittadinanza, per tutelare il crescente numero di italiani che si curano con queste medicine, e per dare un segnale forte nonostante il perdurante vuoto legislativo nazionale su questa tematica” ha commentato il Dott. Leonello Milani, Medico e Vice Presidente dell’AIOT, l’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia.