Salute

Tassa sigaretta elettronica: imposta sulla salute

Anche quest’anno l’OMS celebra il 31 maggio la Giornata Mondiale Senza Tabacco.


“Il no tobacco day è un monito a non fumare e, si spera, il preludio all’abbandono definitivo del vizio” – dichiara il prof. Umberto Tirelli, direttore del dipartimento di oncologia medica dell’Istituto Tumori di Aviano “Il fumo purtroppo rappresenta il più grande problema sanitario di oggi e dei prossimi 20 anni sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Sono ben 83mila l’anno le morti correlate al fumo soltanto in Italia senza contare che il vizio è causa accertata di quasi 30 diverse malattie. Un terzo dei tumori è dovuto alle sigarette che sono la principale causa di cancro prevenibile. Solo in Italia vi sono 37.000 nuovi casi di tumore del polmone, circa il 90% dei quali sono dovuti al fumo di sigaretta con 30.000 morti l’anno.

Mentre raddoppiano le vendite delle sigarette elettroniche, sta calando il numero dei fumatori e di conseguenza anche il gettito delle imposte sulle sigarette, secondo i Monopoli nel 2013 lo Stato incasserà 700 milioni di euro di meno. Stupisce e fa rabbia – ribadisce Tirelli – che lo Stato, invece di felicitarsi che in tanti smettano di fumare anche grazie all’uso delle sigarette elettroniche, le voglia invece tassare dissuadendo così i fumatori al loro utilizzo, del tutto positivo perché evita l’introduzione delle sostanze cancerogene dovute alla combustione delle sigarette tradizionali che sono alla base delle malattie ben note.

Tassa sigaretta elettronica: imposta sulla salute
Le malattie associate al fumo, quelle oltre che oncologiche anche cardiovascolari e polmonari – conclude Tirelli – fanno spendere allo stato italiano sicuramente molti più soldi di quanti ne possa ricavare dalle tasse, oltre all’ovvio impatto umano”.