Continuano i problemi con il Cud Inps. Se da un lato siamo abbondantemente oltre il termine ultimo di consegna di quello valido per il 2013 da parte di coloro i quali devono certificare i redditi dell’anno scorso, dall’altro siamo ancora al cospetto con le difficoltà dei pensionati. Ricordiamo infatti che con il mese di febbraio si è andati oltre il termine del 28 febbraio 2013 indicato dal’istituto di previdenza sociale per consegnare, da parte di lavoratori dipendenti e pensionati, le certificazioni relative.

Come detto questo 203 sarà ricordato in particolar modo dai pensionati Inps, che si stanno scontrando con un tentativo di deburocratizzazione e di informatizzazione che purtroppo ha sortito l’effetto contrario rispetto a quello sperato. La categoria degli anziani, infatti, pare non conciliarsi bene con l’informatizzazione, e d’altra parte era un rovescio della medaglia nemmeno troppo difficile da paventare.

I problemi maggiori riguardano l’acquisizione del Cud 2013 che da quest’anno, salvo richiesta esplicita, è con download online dal sito Internet dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Insomma la cara vecchia posta tradizionale, con tanto di documento cartaceo ricevuto a domicilio, era un’abitudine che i pensionati avrebbero mantenuto volentieri in vita. E invece no.

Va detto che da parte dell’Inps si stanno comunque moltiplicando gli sforzi per venire incontro alle esigenze delle migliaia di pensionati in grave difficoltà, e proprio il numero alto di lamentele ha convinto l’istituto di previdenza sociale che evidentemente qualcosa non andava nelle novità introdotte.

E allora l’Inps ha provveduto piano piano a ripristinare una situazione di normalità allargando i canali per l’acquisizione del Cud 2013 alternativi al pc. Compreso quello degli enti di patronato dove i pensionati Inps potranno gratuitamente richiedere ed acquisire il documento di certificazione dei redditi che è poi fondamentale ai fini della compilazione del modello di dichiarazione 730 2013.

Un nuovo canale in vigore da qualche giorno, per la precisione dallo scorso 22 marzo del 2013. Ma c’è anche un canale per la richiesta del Cud via posta elettronica senza dover necessariamente passare per lo scomodissimo accesso con codice Pin dal sito Internet dell’Inps. Con la speranza che sia sufficiente a consentire ai pensionati di fare il proprio dovere di cittadino e contribuente.

Il Codacons definisce una “vergogna” la procedura per scaricare il Cud 2013 dal sito dell’Inps ritenuta “appositamente complicata”. Manca un link diretto per scaricare il Cud e ricorda che bisogna cliccare su “Servizi per il cittadino” e che una volta digitato il pin bisogna accedere a “Fascicolo previdenziale del cittadino”. Bisogna poi cliccare sull’espressione “Modelli” e a quel punto si apre l’elenco di Cud, tra i quali il Cud unificato. Tutto ciò è “un rompicapo anche per mega esperti, dato che nessuna persona normale ‘ragiona’ come chi ha elaborato il sito internet dell’Inps. L’unica consolazione – conclude la nota – sarebbe che almeno la modifica del sito non sia costata nulla all’Inps, altrimenti scatterebbe l’esposto del Codacons alla Corte dei Conti. Non chiediamo all’Inps di migliorare il sito perché abbiamo il terrore di quello che potrebbe accadere”.