Salute

Sigaretta elettronica: è pericolosa per la salute, ultime notizie

Oggi 25 gennaio 2013 torniamo a parlare delle sigarette elettroniche e dei danni che causano alla salute. L’Oms a tale proposito è stata chiara. In un recente comunicato stampa firmato dal Direttore del Dipartimento del Farmaco Stefano Vella e il Direttore del Centro Nazionale Sostanze Chimiche Rosa Draisci, emerge che “le sigarette lettroniche utilizzate con ricariche contenenti nicotina, come nello scenario espositivo descritto, presentano potenziali livelli di assunzione di nicotina per i quali non è possibile escludere il rischio di effetti dannosi per la salute umana in particolare per i consumatori in giovane età.

Si ritiene opportuno che tali effetti dannosi per la salute siano comunicati al consumatore con apposite avvertenze sulla confezione dell’articolo in commercio.

E’ importante sottolineare la necessità che le miscele contenenti nicotina, qualora classificate come pericolose, debbrano essere notificati all’archivio preparati pericolosi del centro nazionale sostanze chimiche di questo istituto”.


All’interno del comunicato inoltre si legge che gli studi effettuati nel mondo in merito all’efficacia delle sigarette elettroniche contenenti nicotina come prodotti per la disassuefazione da fumo di tabacco non possono essere ritenuti conclusivi.

“Qualora la sigaretta elettronica venisse considerata utile contro la dipendenza tabagica, dovrebbero essere applcati gli Sigaretta elettronica: è pericolosa per la salute, ultime notiziestessi criteri previsti per la commercializzazione dei prodotti per la terapia sotitutiva a base di nicotina”.

Dagli ultimi studi emerge che molti consumatori usano la sigaretta elettronica come ausilio per smettere di fumare, ridurre il consumo di bionde, attenuare i sintomi di astinenza anche con sigarette non contenenti nicotina.

Si è visto che gli effetti sull’astinenza delle sigarette con nicotina erano solo di poco superiori a quelle senza nicotina, confermando come le componenti sensoriali e comportamentali abbiano una parte importante nella sindrome (Etter and Bullen 2011).