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Elezioni 2013: sondaggi e previsioni, Berlusconi ministro, Alfano premier

Berlusconi ministro dell’Economia con Alfano premier. E’ questo il programma del Cavaliere per le prossime elezioni. Berlusconi ha parlato chiaro: per come è organizzata la costituzione italiana, chiunque andrà al governo non potrà fare mai granchè, fino a quando non cambieranno i poteri in mano al premier. Che andrebbero quantomeno equiparati a quelli degli altri leader europei.


Berlusconi a Porta a Porta da Vespa spiega che sceglie di fare il ministro dell’Economia perchè in quel ruolo ha certamente più poteri che nei panni di premier. L’esperienza con Tremonti docet. “Il Pd ha ufficialmente dichiarato che ove avessero difficoltà collaboreranno con Monti. Quindi i voti dati a Casini, Fini e Monti sono voti al Pd”.

Così Berlusconi, a “Porta a Porta”. “Loro (Casini, Fini e Monti, ndr) cercano di togliere i voti alla coalizione dei moderati per salire sul carro del Pd e avere qualche poltrona”, ha aggiunto. Poi ha affermato: “Se mettessero a punto quelle riforme della Costituzione” e Bersani le condividesse “darei il mio accordo a votarle insieme”. Poi è passato a illustrare alcuni punti del suo programma, come “chi assume giovani a tempo indeterminato non paga tasse né contributi per 3-4-5 anni”.

Alla Camera, il Pd è dato al 33,3%, il Pdl al 16,1%, il M5S al 12,5%, la lista Con Monti per l’Italia al 12,5%.

Intanto sull’altro fronte, Bersani chiede a Monti di specificare contro chi combatte, senza togliere le castagne dal fuoco a Berlusconi. Allo stesso tempo il trionfatore delle primarie, spiega di voler confermare l’apertura al Professore. Sulle liste è comunque polemica tra Psi e Pd. Monti replica e avverte il Pd: alleanze? E’ prematuro parlarne. Prima, secondo Monti, è necessario confrontarsi sui problemi del Paese. Poi, rivolgendosi ad Alfano, aggiunge di non sentirsi una stampella del Pd.
Elezioni 2013: sondaggi e previsioni, Berlusconi ministro, Alfano premier
Maroni poi rincara la dose: Sul tema tasse Monti è stato un imbroglione. “Chi adesso dà la colpa ad altri è semplicemente un imbroglione” dice al Tg5 il segretario della Lega, Maroni, commentando le parole del premier uscente, Monti,che martedì aveva detto di essere stato “costretto ad aumentare le tasse per colpa di irresponsabili”, con chiaro riferimento al governo Berlusconi. Quando si è presentato premier ha detto: “Rigore,crescita,equità”. L’unica cosa che è cresciuta “sono le tasse”. Da Twitter, Maroni attacca anche Bersani, definito “la brutta copia di Monti. Basta Monti, basta tasse” scrive MaroniE Ingroia: Bersanni potrebbe aprire a noi.