Medicina

Crema per psoriasi: cura e rimedi

I maggiori esperti di Dermatologia riuniti oggi al Palazzo dei Congressi di Roma per i lavori dell’87° Congresso Nazionale della SIDeMaST, Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse si confronteranno sui nuovi sviluppi della ricerca sperimentale e clinica, sulla chirurgia e sulle metodiche non invasive, sulle nuove molecole e sullo stato dell’arte del trattamento delle diverse patologie della pelle.


Uno dei grandi temi d’interesse saranno le formulazioni innovative per il trattamento topico della psoriasi lieve-moderata, una patologia a carattere genetico che colpisce circa 125 milioni persone nel mondo, di cui quasi 2,5 milioni in Italia.

Se ne è parlato oggi nel corso del Simposio ‘Un approccio specifico per il paziente: innovazione in dermatologia’ con il professor Giampiero Giromoloni, ordinario di Dermatologia e Venereologia presso il Dipartimento di Medicina dell’Università di Verona, che ha presentato una Consensus paper sulla terapia di associazione calcipotriolo/betamesone e sul suo impiego come terapia topica nella formulazione in gel nel trattamento della psoriasi lieve o moderata. Il documento, che è stato pubblicato sotto l’egida della SIDeMaST, è il risultato del lavoro di 7 tra i maggiori esperti italiani in dermatologia ed è in particolare il frutto di una attenta revisione dei principali studi clinici, pubblicati su importanti riviste scientifiche internazionali, sulla terapia di associazione sia in termini di efficacia, sia di qualità di vita.

Sulla base dei risultati della comparazione con altri trattamenti attualmente in uso, l’associazione calcipotriolo/betamesone in gel è risultata la terapia di prima scelta nel trattamento della psoriasi di grado lieve-moderato. «I due principi attivi che la compongono – dichiara il professor Girolomoni – svolgono un’azione curativa sinergica. Il calcipotriolo, analogo sintetico della vitamina D, agisce migliorando la differenziazione delle cellule cutanee e ripristinando il normale funzionamento delle cellule epidermiche; il betametasone dipropionato è un cortisonico che riduce l’eritema, l’edema, il prurito e l’infiltrato infiammatorio, inibisce la migrazione di cellule infiammatorie e il rilascio di citochine. I due principi attivi lavorano a tal punto in sinergia che l’azione irritativa del calcipotriolo viene mitigata dalle proprietà antinfiammatorie del betametasone. Questo nuovo gel si conferma quindi come una potente terapia topica».

Pur avendo la psoriasi un enorme impatto sulla qualità di vita, i pazienti che ne sono affetti spesso non sono motivati a trattare la patologia e mostrano un basso livello di aderenza. I dati emersi dagli studi clinici evidenziano come dal 39 al 73% dei pazienti non utilizzi i medicamenti prescritti come raccomandato dal medico.

Sono dati allarmanti, perché il paziente psoriasico entra presto in un circolo vizioso: la mancata aderenza lo rende insoddisfatto dei risultati per cui più è insoddisfatto, più si allontana dalla terapia prescritta.
Il Simposio ha approfondito un approccio che sta assumendo sempre più rilevanza sia in ambito clinico sia nel contesto della ricerca: parliamo della centralità del paziente/persona e delle sue specifiche esigenze anche e soprattutto in termini di qualità di vita e di quanto tali esigenze, se non soddisfatte, incidano sull’aderenza e quindi sull’efficacia dei trattamenti.

Come ribadisce Michele Blasco, Medical Director LEO Pharma Italia, un’azienda farmaceutica danese leader nel campo dei trattamenti per le malattie della pelle, che ha partecipato all’incontro, «le survey indicano che la maggior parte dei pazienti utilizza creme emollienti e idratanti, addirittura shampoo antiforfora invece dei farmaci anti-psoriasici topici indicati per la forma lieve-moderata di questa condizione patologica. Per contrastare questa pericolosa tendenza a non aderire al trattamento è possibile intervenire in diversi modi. Semplificare la terapia, aumentare la frequenza delle visite di follow-up, educare meglio il paziente coinvolgendolo nella scelta della terapia che più risponde alle sue esigenze».

Sono diversi i fattori responsabili della mancata aderenza alla terapia topica da parte del paziente con psoriasi, tra cui la paura di effetti collaterali, la mancanza di tempo per medicamenti complessi e la scarsa gradevolezza e proprietà cosmetica dei prodotti.
Crema per psoriasi: cura e rimedi
I risultati delle ricerche illustrati dal Documento di Consenso presentato al Simposio evidenziano come le caratteristiche del gel a base di calcipotriolo/betamesone siano particolarmente adatte a “smontare” tali fattori: «oltre alla rapidità d’azione e alla durata dell’efficacia che si mantiene nel tempo, addirittura a un anno dall’inizio della cura – conclude il professor Girolomoni – l’associazione terapeutica in gel non comporta un aumento di incidenza di eventi avversi steroide-correlati e risulta più pratica e facile nell’applicazione. Il gel infatti ha molteplici qualità che lo rendono gradito ai pazienti: non unge, viene assorbito meglio e velocemente dalla pelle, non macchia i vestiti, non ha cattivo odore».

Ed essendo più efficace e meglio accettato, soddisfa il principale obiettivo che si vuole raggiungere: una buona aderenza terapeutica. Una terapia in linea con le preferenze del paziente può dunque aiutare a migliorarne l’aderenza, permettendo di raggiungere risultati soddisfacenti non solo al paziente ma anche allo stesso medico.