Intrattenimento

Elezioni regionali Sicilia 2012: sondaggi, date, liste, candidati

Si avvicinano le elezioni regionali in Sicilia. I cittadini dell’isola si dovranno recare alle urne domenica 28 per scegliere i loro rappresentanti e c’è grande curiosità in queste ultime ore verso le votazioni per i sondaggi che riguardano i partiti in lizza.

Protagonista delle elezioni, comunque vada, sarà il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, che sarà chiamato alla prima vera prova elettorale dopo un lungo periodo di campagna.


La nuotata di Beppe Grillo è stata ampiamente pubblicizzata e ha lasciato il segno a livello mediatico. Saremo a vedere se basterà per conquistare la fiducia dei siciliani.

Le elezioni serviranno a eleggere il presidente e il Consiglio regionale con un anno di anticipo rispetto al previsto a causa delle dimissioni del governatore Raffaele Lombardo, eletto nel 2008 e dal 2010 indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

L’ultimo sondaggio sulle elezioni siciliane, realizzato da Datamonitor lo scorso 11 ottobre, mette davanti il candidato del centrodestra Nello Musumeci e quello del centrosinistra Rosario Crocetta. Il primo (33%) sarebbe in leggero vantaggio sul secondo, fermo al 30,5%.

Crocetta è sostenuto da Partito Democratico, Udc e Alleanza per l’Italia. Il candidato del centrosinistra è stato eletto sindaco di Gela nel 2002. Ha allargato la coalizione progressista all’Udc, cosa malvista dal centrosinistra.

Musumeci è invece sostenuto da Pdl, La Destra e da una lista che porta il suo nome e che secondo gli ultimi sondaggi si attesta intorno al 10%.

E poi c’è Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle che secondo gli ultimi sondaggi è al 7,5%, ma molti sono pronti a giurare che raccoglierà molto di più.
Elezioni regionali Sicilia 2012: sondaggi, date, liste, candidati
Ricordiamo infatti che il Movimento grillino a livello nazionale si attesta al 21%. Grillo aveva recentemente detto la sua sulla crisi dell’editoria a causa della riduzione dei contributi ai giornali che causerebbe la chiusura di 70 testate: “Finalmente una buona notizia. Ogni tanto bisogna guardare il grande cielo azzurro e tirare il fiato. Settanta giornali rischiano di chiudere. Finora sono stati finanziati dalle nostre tasse per raccontarci le loro balle virtuali. Franco Siddi è preoccupato per il pluralismo dell’informazione, ma soprattutto peri soldi”.