Concorso scuola 2012: requisiti insegnanti, polemiche
Vento di novità per quanto riguarda la scuola. Il nuovo bando di concorso che vede ben 11.892 cattedre libere continua a far discutere. Ma ecco che spuntano altre news.
Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato quattro decreti presidenziali che prevedono nuove assunzioni per l’anno scolastico 2012-2013 – circa 22.000 persone da assumere entro il 31 agosto prossimo – e il regolamento del sistema di valutazione nazionale.
Per l’anno scolastico 2012-2013 il Ministero ha autorizzato all’assunzione di 1213 dirigenti scolastici, 21.112 unità di personale docente ed educativo. Nuovi posti anche per personale tecnico-amministrativo e direttori amministrativi.
Requisiti:
per accedere al concorso bisogna essere in possesso di un titolo abilitante all’insegnamento.
Possono partecipare i docenti in possesso del titolo di laurea, purché conseguito entro l’anno accademico 2001/2002 per i corsi quadriennali, entro l’anno 2002/2003 per i corsi quinquennali, entro l’anno 2003/2004 per i corsi triennali, diplomati ISEF, dei Conservatori e delle Accademie, purché abbiano concluso i loro studi entro il periodo previsto dal rispettivo piano di studi, a decorrere dall’anno accademico 1998/1999.
Per quanto riguarda i 20mila laureati ammessi a frequentare i TFA ci sono ancora molti punti di domanda.
Probabilmente però per loro e per alcune categorie di non abilitati il MIUR attiverà ed un accesso “con riserva”.
L’altro dubbio va poi ai precari che hanno pagato e seguito le SSIS. Ci sarà un trattamento speciale?
Sulla vicenda è intervenuto il segretario generale di CISL SCUOLA, il dottor Francesco Scrima.
“Chi si straccia le vesti per le scandalose assunzioni nella scuola dà solo fiato al pregiudizio ma evidentemente non sa di cosa parla.
Le immissioni in ruolo che si stanno facendo in questi giorni sono infatti la prosecuzione di un piano triennale varato dal precedente governo nel 2011, al quale giustamente si dà continuità di attuazione.
Un pò più di chiarezza meritano anche le cifre di cui si parla in queste ore: le assunzioni autorizzate (ma sarebbe più esatto dire ratificate) dal Consiglio dei Ministri sono quelle per il 2012/13, a cui si sta dando corso in questi giorni.
Quelle destinate all’annunciato concorso ordinario (circa 12.000) riguardano ovviamente l’anno scolastico successivo e corrispondono a circa la metà di quelle previste dal piano triennale, dato che l’altra metà spetta alle graduatorie ad esaurimento, fermo restando che chi vi è attualmente incluso potrà, volendo, affrontare anche il normale concorso”.
Le graduatorie saranno pubblicate a luglio. Dunque le assunzioni dei candidati vincitori partiranno dall’anno prossimo.
Dal nuovo anno scolastico: 1 settembre 2013.
Intanto continuano le polemiche su Facebook. Ecco alcuni commenti: “assurdo pensare di cancellare in un colpo solo 20 anni di duro lavoro,abnegazione e sacirfici in nome di un concorso per abilitati che finirebbe con lo svilire ulteriormente le migliaia di insegnanti precari ancora nelle graduatorie ad esaurimento, oltretutto con un dispendio di soldi non indifferente, sui 120 milioni di euro…ovviamente fatti pagare a noi tutti..”.
“Ma io che ho vinto il precedente concorso del ’99 e sono a un passo ad essere assunto, forse il prossimo anno mi vedo polverizzare il ruolo…. questo è grave… prima di dare il concorso del 99 ho aspettato 8 anni e poi tanti prima del ruolo… anche quelli della SSIS sono passati avanti a molti come noi del famoso concorsone del’99”.
IL CONCORSO E’ SOLO PER LE PERSONE ABILITATE PER QUELLE CHE STANNO ASPETTANDO IL CORSO PER ABILITARSI? CHE FIìNE FACCIAMO
niente! non insegnerete mai! io invece entrerò di ruolo! yuuuuuh!!!!
una testa di cavolo come te teme la competizione con altri docenti, magari senza l’ipocrita abilitazione. Ciò mi autorizza a pensare che i tuoi malcapitati alunni faranno yuuuuuuh!!!!! se per caso dovrai cedere per qualche motivo la tua cattedruccia a qualche insegnante più capace e soprattutto più rispettoso e umile di te. Ciao in bocca ai lupi.
che ti ridi
mi dispiace moltissimo,sapere che una persona che risponde cosi’,sara’ il responsabile della formazione di una nuova generazione!!!Povera Italia..ma l’umilta’ i valori dove sono..non c’e’ bisogno solo di una laurea per poter insegnare o anni di lavoro alle spalle..bisogna averlo nell’anima e nel cuore ,,mah ahime’ l’essere umano regredisce sempre di piu’…
qualcuno sa su cosa bisogna prepararsi per il concorso??
E’ incredibile pensare di cancellare in un colpo 20 anni di duro lavoro, abnegazione e sacirfici in nome di un concorso per abilitati che finirebbe con lo svilire ulteriormente le migliaia di insegnanti precari ancora nelle graduatorie ad esaurimento, oltretutto con un dispendio di soldi non indifferente, sui 120 milioni di euro…ovviamente fatti pagare a noi tutti…
Penso che in Italia non ci dormono la notte per rendere le cose le più complicate possibili. E poi….questo ministro Profumo ha inventato un concorsone nel quale ci si sta annodando anche lui (ed i suoi valenti collaboratori profumatamente pagati dal popolo italiano). Mi dovete spiegare come può nel 2012 un docente con meno di trent’anni “categoria giovani” essersi laureato entro l’anno 2003 nel pieno rispetto degli anni accademici ed avere conseguito l’abilitazione (quando mai?). Se si è laureato nel 2003 ha come minimo 32-33 anni e quindi non ha matematicamente nessun requisito di partecipazione per la quota “giovani”. E allora questi giovani chi sono? Sarebbe bastato far partecipare tutti tenendo conto di quanto ad oggi gli aspiranti abbiano già maturato attribuendo dei punti come titoli a chi ha già conseguito l’abilitazione o ha conseguito la SISS o a chi ha già insegnato e dando pertanto la possibilità ai veri giovani neolaureati di conseguire per lo meno l’abilitazione (del resto le prove devono superarle comprese la simulazione di una lezione in classe). Intanto, dopo la confusione ed i ricorsi per il concorso a preside si preparano i ricorsi per questo concorso di docenti ….. e tutto resta come prima con i problemi del quotidiano (che poi è quello che in fondo vuole chi ci governa).